Home Attualità Stabilizzazione nei mercati agricoli UE: tra incertezze climatiche e ripresa della domanda

Stabilizzazione nei mercati agricoli UE: tra incertezze climatiche e ripresa della domanda

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Dopo anni di volatilità, i mercati agricoli europei mostrano segni di stabilizzazione: i costi degli input sono diminuiti costantemente e l’inflazione alimentare è tornata a livelli moderati. L’andamento futuro resta incerto a causa di eventi climatici avversi, conflitti geopolitici e malattie vegetali e animali ma secondo il rapporto autunnale della Commissione Europea, pubblicato l’8 ottobre, vi sono prospettive positive per molti settori, grazie anche alla crescita prevista del PIL dell’UE e all’inflazione moderata.

Il rapporto, aggiornato al 2023/24, evidenzia anche come la PAC resti per la Commissione Europea “un elemento di stabilità economica” per gli agricoltori “in un contesto di incertezza”.

Il settore delle colture seminative ha subito un calo del 7% rispetto alla media quinquennale, con una produzione stimata di 260,9 milioni di tonnellate di cereali per il 2024/25. La colpa è attribuibile a condizioni climatiche sfavorevoli, che hanno ridotto le rese e complicato le semine, colpendo soprattutto grano tenero e mais. Migliorano, invece, avena, orzo e grano duro. Anche la produzione di semi oleosi è in calo (-8%) a causa della riduzione delle aree a colza e delle condizioni climatiche che penalizzano il girasole; fa eccezione la soia, la cui produzione è prevista in crescita dell’8% rispetto al 2023.

La produzione di olio d’oliva potrebbe tornare ai livelli medi, con una stima di 2 milioni di tonnellate, mentre i prezzi dovrebbero calare, favorendo l’aumento dei consumi e delle esportazioni. Nel comparto vitivinicolo, la produzione di vino è destinata a diminuire del 7% rispetto alla media quinquennale, a fronte di un consumo in calo e di esportazioni ridotte. Per affrontare queste sfide, la Commissione ha istituito un Gruppo di Alto Livello sulle Politiche del Vino nel luglio 2024.

Nei prodotti lattiero-caseari, si prevede un aumento marginale della produzione di latte nel 2025, grazie a un aumento delle rese, compensando il calo della mandria. Per quanto riguarda il settore della carne, si osserva una leggera flessione nella produzione di carne bovina e suina, mentre il settore avicolo continua a mostrare buone prospettive di crescita con un aumento del 4% nella produzione e del 3% nelle esportazioni per il 2024.