Home Legislazione Antibiotici negli allevamenti, la FDA respinge due petizioni dei cittadini

Antibiotici negli allevamenti, la FDA respinge due petizioni dei cittadini

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Arriva direttamente dal giudice federale Theodore Katz la richiesta avanzata alla Food and Drug Administration (FDA) di riconsiderare la decisione di respingere le mozioni presentate dai cittadini per limitare l’uso degli antibiotici negli allevamenti. Una decisione che rappresenta una nuova battuta d’arresto nella risoluzione dei dubbi riguardanti i possibili rischi per la salute umana associati all’abuso di antibiotici nell’alimentazione animale. La paura maggiore è che tale impiego possa promuovere la comparsa di super-microbi in grado di attaccare l’uomo e resistenti a questi farmaci.

 

Non si tratta della prima volta in cui la FDA si trova a doversi pronunciare e a prendere decisioni riguardo all’uso degli antibiotici nell’alimentazione animale. Lo scorso marzo una corte federale ha ordinato all’ente di iniziare le procedure per eliminare dalle indicazioni d’uso della penicillina e delle tetracicline quella negli allevamenti almeno fino a che i produttori degli antibiotici non daranno prova del fatto che il loro impiego non mette a rischio la salute umana. Ad aprile, invece, la stessa FDA ha pubblicato tre documenti mirati proprio alla riduzione dell’uso degli antibiotici nell’alimentazione animale.

 

Tuttavia, nel caso delle due petizioni depositate nel 1999 e nel 2005 la FDA non ha ritenuto opportuno accogliere le richieste dei cittadini. Secondo l’ente il tempo e i costi da sostenere per valutare la sicurezza di ogni antibiotico ed, eventualmente, mettere in atto procedure di ritiro formali sarebbero troppo elevati. Secondo Katz, però, “è arbitrario e capriccioso respingere le petizioni sulla base del fatto che ci vorrebbero troppo tempo e risorse per valutare la sicurezza del singolo farmaco e ritirare l’approvazione se un farmaco non dovesse risultare sicuro”.

 

Foto: Pixabay

Silvia Soligon