Il precision feeding, ovvero l’alimentazione zootecnica di precisione, può essere una risorsa preziosa sia per migliorare l’efficienza della nutrizione animale che per la sostenibilità ambientale. Mangimi su misura per ogni fase della crescita dei capi allevati, meno sprechi, più aderenza al loro fabbisogno ma anche minori escrezioni da parte degli animali. Una conferma di tutti questi vantaggi derivanti dal precision feeding è contenuta in uno studio dell’Istituto nazionale di ricerca agronomica francese. Tre scienziati hanno pubblicato su Animal Feed Science and Technology una revisione di studi già editi sul tema, con riferimento alla suinicoltura.
Meno sprechi
La gestione dell’alimentazione di precisione si sta affermando come un ambito sempre più rilevante nella zootecnia. I mangimisti e gli allevatori, grazie alle tecnologie al servizio di questa pratica, sono in grado di fornire continuamente agli allevamenti dei livelli adeguati di nutrienti, che tengano conto del fabbisogno giornaliero a sua volta influenzato da diversi fattori. Una stima del fabbisogno nutritivo può essere ottenuta utilizzando dei modelli matematici che forniscono delle stime in tempo reale delle necessità degli animali. La nutrizione di precisione (precision feeding) è dunque in grado di dare agli animali quanto necessario ottimizzando l’utilizzo dei nutrienti e minimizzando gli sprechi. I vantaggi, però, sarebbero ulteriori in quanto si ridurrebbe anche l’impronta ambientale degli allevamenti.
Il precision feeding si serve di sistemi in grado di elaborare delle stime e di fornire agli animali una razione precisa di nutrienti adeguata al fabbisogno. Migliora l’efficienza dei mangimi se si riesce a controllare con minor margine di errore il fabbisogno nutritivo dei suini, di per sé variabile. Migliorare l’efficienza nutrizionale significa anche migliorare la sostenibilità di tutta la suinicoltura.
Un parametro centrale che ricade nelle valutazioni del precision feeding è il tasso di conversione dei mangimi in aumento di peso (Fcr), un valore influenzato da diversi elementi: la quantità dei mangimi, la loro digeribilità, l’utilizzazione dei nutrienti, tra gli altri. Selezionare mangimi con valori adeguati permette così di migliorare questo parametro e quindi di incrementare la produttività degli allevamenti nel rispetto della sostenibilità ambientale. Per i maiali all’ingrasso – concludono i ricercatori – il precision feeding è una soluzione promettente per ridurre l’escrezione con una fornitura su misura dei nutrienti ai singoli animali nelle diverse fasi della loro crescita. E secondo simulazioni recenti l’alimentazione di precisione sarebbe uno strumento utile anche per le scrofe.
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