Un’analisi globale della diversità genetica dei polli ha permesso d’identificare 174 diverse razze avicole. È quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista BMC Genomics dagli scienziati dell’Università di Gottinga (Germania), che hanno inserito i risultati delle loro ricerche nel database accessibile al pubblico “Synbrided Chicken Diversity Panel” (Scdp).
Gli autori hanno analizzato il genotipo di 3.235 polli, concentrandosi su quasi 600.000 polimorfismi a singolo nucleotide (Snp) – variazioni di un singolo nucleotide presenti in determinati tratti del Dna che variano tra i singoli animali. Al termine dell’indagine, sono riusciti a realizzare un albero genealogico completo ed estremamente dettagliato, che prevede 174 razze diverse di polli. Gli scienziati precisano che il database include numerose informazioni sui diversi tipi di pollo e sulla loro diversità. In particolare, spiegano che vi sono inseriti i polli da carne e i produttori di uova. Inoltre, è presente una vasta gamma di razze locali provenienti da quasi tutti i continenti e razze cresciute da allevatori hobbisti in Germania.
Lo studio, spiegano gli autori, ha dimostrato che la diversità genetica è ridotta sia nelle razze allevate dagli hobbisti, sia in quelle commerciali ad alto rendimento, specialmente nelle razze destinate alla produzione di uova. Ma nella razza africana, nella razza sudamericana e in alcune razze asiatiche ed europee è ancora presente una notevole diversità genetica. “Per garantire la sostenibilità e l’adattabilità dell’allevamento – concludono i ricercatori -, è importante che queste razze tanto diverse siano preservate”.
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