L’impiego degli organismi geneticamente modificati (Ogm) in agricoltura ha generato vantaggi sociali, sanitari, ambientali ed economici. È quanto emerge da due studi pubblicati sulla rivista GM Crops & Food da Graham Brookes e Peter Barfoot, due ricercatori dell’Isaaa (Servizio internazionale per l’acquisizione delle applicazioni agrobiotecnologiche) e della PG Economics Ltd di Dorchester (Regno Unito), secondo cui in 20 anni le colture biotech avrebbero permesso di ottenere guadagni pari a 186,1 miliardi di dollari.
La prima indagine evidenzia che nel 2017 l’area globale coltivata con gli Ogm è aumentata del 3%, ossia di 4,7 milioni di ettari. Gli scienziati spiegano che l’incremento è dovuto principalmente alla maggiore redditività derivante dall’aumento dei prezzi delle materie prime, dalla crescita della domanda di mercato a livello nazionale e internazionale, e dalla presenza di nuove tecnologie. In particolare, sottolineano che attualmente i paesi in via di sviluppo rappresentano il 53% dell’area globale coltivata con i semi Gm, e che questa decisione nasce dall’esigenza di migliorare le condizioni economiche e soddisfare il fabbisogno alimentare della popolazione.
Il secondo studio condotto da PG Economics sottolinea che dal 1996 al 2016 le colture Gm hanno permesso di ottenere guadagni pari a 186,1 miliardi di dollari a circa 17 milioni di agricoltori, molti dei quali sono donne e piccoli agricoltori responsabili del sostentamento delle loro famiglie e comunità. Inoltre, l’indagine ha rilevato che grazie all’impiego degli Ogm sono stati compiuti significativi passi avanti in due campi: la riduzione delle emissioni inquinanti rilasciate dalle attività agricole, e le iniziative volte a mitigare il riscaldamento globale e a favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici.
“Le colture biotech offrono enormi benefici per l’ambiente, la salute degli esseri umani e degli animali, e contribuiscono a migliorare le condizioni socioeconomiche degli agricoltori e della popolazione – spiega Paul S. Teng, Presidente dell’Isaaa -. La recente produzione di colture biotech di nuova generazione, comprese le mele e le patate che non possono guastarsi o danneggiarsi, e l’autorizzazione alla commercializzazione di una canna da zucchero resistente agli insetti, forniscono un’offerta più diversificata ai consumatori e ai produttori alimentari”.
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