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Completato sequenziamento genoma del grano

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Completato il sequenziamento del genoma del grano: grazie alle informazioni genetiche raccolte, sarà possibile coltivare varietà di piante resistenti alle malattie e ai cambiamenti climatici. Inoltre, sarà possibile migliore la qualità nutrizionale e il rendimento del cereale, in modo da contribuire a soddisfare il crescente fabbisogno alimentare della popolazione mondiale. Lo evidenzia uno studio pubblicato sulla rivista Science dall’International Wheat Genome Sequencing Consortium, un gruppo di ricerca internazionale costituito da oltre 200 scienziati che operano in 73 istituti di ricerca dislocati in 20 paesi diversi.

Gli studiosi spiegano che riuscire a terminare il sequenziamento del genoma del cereale ha rappresentato per lungo tempo una grande sfida. Il grano è, infatti, dotato di tre sotto-genomi e una vasta parte del suo Dna è composta da elementi ripetitivi: ciò significa che ampie parti del genoma sono molto simili, se non identiche, l’una all’altra. Questo, precisano gli autori, ha reso difficile poter distinguere ogni sotto-genoma e mettere insieme tutti i dati genetici nell’ordine corretto. Ma al termine dell’analisi, i ricercatori sono riusciti a individuare nel dettaglio la sequenza dei 21 cromosomi, la posizione precisa di 107.891 geni e più di 4 milioni di marcatori molecolari, così come le “istruzioni” che regolano l’espressione dei geni. Grazie a questa scoperta, gli scienziati ritengono che sarà possibile migliorare il rendimento e la qualità nutrizionale del cereale, oltra alla sua resistenza alle malattie delle piante, alla siccità e alle avversità climatiche.

“Il genoma è uno strumento che consente di affrontare le sfide legate alla sicurezza alimentare e ai cambiamenti ambientali – sottolinea Ricardo H. Ramirez-Gonzalez del John Innes Centre di Norwich (Regno Unito), che ha preso parte alla ricerca -. Crediamo che nei prossimi anni saremo in grado di migliorare le caratteristiche del grano, così come è già avvenuto con il riso e con il mais in seguito al sequenziamento del loro genoma”.

Foto: © mozZz – Fotolia.com

redazione