Home Ricerca Sfatato un pregiudizio: mangiare uova è salutare

Sfatato un pregiudizio: mangiare uova è salutare

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In passato il consumo di uova è finito spesso sotto accusa per le possibili conseguenze negative sulla salute cardiovascolare per via dell’alto contenuto di colesterolo. La raccomandazione che ne seguiva era dunque quella di limitarne l’apporto settimanale. Alcune ricerche hanno però fornito dati diversi, assolvendo questo prodotto della filiera zootecnica. Da ultimo uno studio che arriva dall’Australia, pubblicato su The American Journal of Clinical Nutrition, ha concluso che mangiare fino a dodici uova a settimana non rappresenta un rischio per il cuore nei soggetti con pre-diabete o diabete di tipo 2.  

Come ha rilevato l’Ismea-Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare le uova prodotte in Italia sono circa 850 mila tonnellate, un livello di produzione garantito da più di 40 milioni di galline in 14 mila e 400 allevamenti. Il consumo pro-capite è di 12,6 kg, maggiore della media europea pari a 14,2 kg. I consumi generali sono in aumento (+1,3% di volume e +4,8% di spesa complessiva rispetto al 2016). Le uova sono pertanto un alimento ancora molto apprezzato, spesso preferito a carne e pesce “per via del basso costo e dell’altissima funzionalità”, sottolinea l’Ismea.    

Quello che caratterizza il profilo nutrizionale delle uova è l’apporto di proteine. In 100 gr di uova cotte (sode o alla coque) sono 12,4 gr le proteine contenute, a fronte di un apporto di grassi più ridotto (8,7 gr). Oltre a questi macronutrienti, ci sono diversi micronutrienti importanti per la salute, dal selenio al fosforo alla vitamina B.  

A far storcere il naso è però il contenuto di colesterolo, 371 mg in 100 gr di prodotto, che ha spinto gli esperti a raccomandare un consumo limitato di uova. Come ricorda Nick Fuller dell’Università di Sydney, tra gli autori della ricerca in oggetto, le linee guida alimentari di alcuni Paesi suggeriscono a chi presenta diabete di tipo 2 di contenere l’introito di uova e colesterolo. Tuttavia i risultati prodotti dallo studio vanno in una direzione diversa: “Lo studio supporta la ricerca che ha mostrato come il consumo di uova abbia un effetto contenuto sui livelli di colesterolo nel sangue”.  

La ricerca è un proseguimento di un precedente studio. 128 individui con diabete o pre-diabete per tre mesi avevano seguito una dieta per il mantenimento del peso divisi in due gruppi, uno con un consumo elevato di uova (fino a dodici a settimana) e uno ridotto (meno di due). Al termine non erano state ravvisate conseguenze negative sulla salute cardiovascolare.  

Gli stessi individui hanno seguito una dieta per perdere peso per altri tre mesi, sempre con gli stessi consumi di uova. Dopo sei mesi i principali marcatori del rischio cardiometabolico (glicemia, colesterolo, pressione arteriosa) non erano variati significativamente tra i due gruppi che, tra l’altro, avevano perso la stessa quantità di peso. Secondo il team di ricerca, il merito va attribuito alla dieta generale prescritta, al cui interno sono stati inseriti i consumi di uova, caratterizzata, ad esempio, dal prevalente apporto di grassi mono- e polinsaturi rispetto a quelli saturi.

 

Foto: Pixabay

redazione