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Gli insetti per i mangimi? D’accordo il 70% dei consumatori

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Sette consumatori su dieci mangerebbero carne e pesce proveniente da allevamenti nutriti anche con gli insetti. È il risultato di un sondaggio lanciato nell’ambito del progetto PROteINSECT impegnato nella ricerca sull’impiego degli insetti nella produzione di mangimi animali. Un seconda consultazione è in corso con l’obiettivo di aggregare le opinioni di almeno mille consumatori in Europa. I risultati saranno utili per i soggetti politici e istituzionali coinvolti nella discussione sulla sicurezza alimentare. 

L’obiettivo della zootecnia è soddisfare la crescente domanda di proteine animali proveniente da tutto il mondo. Per far questo è necessario garantire il nutrimento agli animali d’allevamento mediante mangimi con il giusto apporto proteico. Una fonte sostenibile da cui ricavare queste componenti essenziali per la crescita animale potrebbero essere proprio gli insetti. L’80% del fabbisogno di proteine per i mangimi proviene da Paesi extra europei. Il Parlamento europeo ha lanciato l’allarme sul deficit comunitario relativo alla produzione di questi nutrienti. Una discussione sull’impiego degli insetti in tal senso è sorta in seno all’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) interpellata dalla Commissione europea. 

Secondo il progetto PROteINSECT una valida alternativa sarebbe rappresentata dalle larve delle mosche con la loro dote molto consistente di proteine facilmente digeribili. La ricerca sarà indirizzata proprio sulla valutazione della qualità e sicurezza di queste larve per uso mangimistico, oltre che del gusto e della sicurezza della carne prodotta da polli, maiali e pesci così allevati. Un recente studio ha identificato alcune specie di insetti con livelli di proteine grezze simili o addirittura superiori a quelli della farina di pesce.

 

Foto: Pixabay

Vito Miraglia