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L’insetto nel piatto

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 Le motivazioni che hanno indotto gli organizzatori dell’evento a esplorare e affrontare questo tema, trovano fondamento nel fatto che nel 2030 dovranno essere nutrite 9 miliardi di persone, assieme ai miliardi di animali allevati annualmente per l’alimentazione. Per fare fronte all’aumento dei consumi si stima, come sostiene Laura Gasco intervenuta con una relazione ad invito, che entro il 2050 la produzione di carne (pollame/suini/bovini) e di prodotti lattiero-caseari raddoppierà, mentre la produzione di pesce da acquacoltura sarà quasi triplicata (IFIF, 2014).

Sempre dati della FAO presentati da Paoul Vantomme (FAO, 2011) indicano che per alimentare i nostri animali nel 2012-2013 sono state impiegate 795 milioni di tonnellate di cereali (1/3 della produzione di cereali e che entro il 2050 saranno necessarie ulteriori 520 milioni di tonnellate (1/2 della produzione di cereali). In particolare per il settore monogastrici (polli, maiali, l’acquacoltura) nel 2013 sono state consumate 155 milioni di tonnellate di proteine per mangimi (principalmente soia). Nel 2050 sono previsti altri 110 milioni di tonnellate di fonte proteiche per l’alimentazione animale (50% da cereali e il restante 50% da altre fonti proteiche –incluso gli insetti).

La sfida per la comunità scientifica internazionale è rendere possibile l’aumento della produttività alimentare per mezzo di sistemi alimentari sostenibili, per garantire un’alimentazione sana, sicura e sufficiente per ogni essere umano. La FAO, sulla base di studi di prestigiosi enti di ricerca, suggerisce che gli insetti potrebbero avere un ruolo importante sia nell’alimentazione umana che in quella animale e rappresentare una risposta concreta alla sfida del millennio.

Una riflessione veloce ci porta alla considerazione che per tutti i non ruminanti, fatta eccezione per i pesci, al momento non è consentita la somministrazione di proteine animali trasformate (PAPs) di animali terrestri, ma solo di farine di pesce. Di contro per i pesci è consentita la somministrazione di farina di pesce, di derivati del sangue di non ruminante e di PAPs di non ruminante. Il consumo globale di farine di pesce, però, si è ridotto notevolmente in quanto sempre meno sostenibile economicamente e dal punto di vista ambientale. In acquacoltura è aumentato il consumo di fonti proteiche vegetali (di cui la soia rappresenta la fonte più comune) come prima fonte proteica nei mangimi per le specie a basso livello trofico e come seconda fonte (dopo la farina di pesce) per crostacei marini e specie ad elevato livello trofico. Allora mangimi a base di insetti possono essere una soluzione? Per quanto innovative, la ricerca attuale ha evidenziato diverse problematiche legate alla somministrazione di questi alimenti ai pesci dal punto di vista tossicologico. È però chiaro che oltre la convenienza tecnologica l’uso degli insetti ha potenziali forti esternalità positive e negative di carattere ambientale (maggiore efficienza di conversione energetica delle biomasse e riduzione dei rifiuti), etici (benessere e uso di organismi viventi come alimento), sociale ed antropologico (accettabilità interculturale e inter religiosa) (Capri E, 2014).

L’evento “Nutrire il Pianeta con nuove fonti sostenibili – l’insetto nel piatto“, ha riaffermato che il consumo e l’allevamento d’insetti commestibili rappresenta una delle vie da percorrere necessariamente per aumentare la produzione mondiale di cibo in modo sostenibile. I punti critici emersi sono essenzialmente due: a) la ricerca, che ha bisogno di finanziamenti per essere promossa; b) la normativa, che deve essere sviluppata appositamente per gestire la produzione e il consumo di alimenti e mangimi di origine entomologica nel contesto della salute umana e del benessere animale. Il convegno ha rappresentato la base di discussione e di condivisione della conoscenza per organizzare i lavori futuri dell’Italia e che portino in tempi breve ad elaborare un documento di riflessione da presentare alle autorità internazionali durante le attività di EXPO2015. Sono stati istituiti dei tavoli di lavoro che hanno iniziato i lavori ed i cui risultati sono previsti per gennaio 2015 (www.edibleinsects.it). Coloro che sono interessati a queste attività ed intendono partecipare possono contattare la segreteria scientifica (maura.calliera@unicatt.it).

 

Bibliografia

IFIF, 2014. http://www.ifif.org/pages/t/The+global+feed+industry

FAO, 2011. World Livestock 2011 – Livestock in Food Security. Food and Agriculture Organization of the United Nations (FAO), Rome

Capri Ettore, 2014. Per pranzo e per cena l’insetto è servitor. Vita e Pensiero, Milano.

 

Da leggere per approfondimenti:

http://www.fao.org/forestry/edibleinsects/en/

Giovanni Sogari e Paul Vantomme (2014). A tavola con gli insetti. Mattioli1885, Fidenza.

 

Foto: © ramirezom – Fotolia.com

 

Maura Calliera e Ettore Capri, Università cattolica del Sacro Cuore – Piacenza