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Prebiotici, probiotici e frumento: le nuove frontiere dei mangimi

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Introdurre nuovi “ingredienti” come frumento, prebiotici e probiotici nell’alimentazione degli animali per mettere a punto mangimi soddisfacenti dal punto di vista nutrizionale – che, quindi, siano nutrienti senza compromettere la digeribilità e il benessere degli animali – e ragionevoli dal punto di vista economico, data la crescente richiesta di consumo di carne e pesce a livello globale (la sola Europa, per il soddisfacimento della propria popolazione, già si affida per il 70% alle importazioni): è uno degli argomenti di cui si è discusso nel corso del “Feed Science Day”, organizzato a Parigi da Tereos Syral, gruppo agro-industriale che si occupa principalmente della produzione di zucchero. Nel corso della giornata diversi studiosi hanno presentato i risultati di ricerche da loro condotte mettendo in evidenza le novità che si potrebbero introdurre nel prossimo futuro nell’alimentazione degli animali da allevamento con risultati soddisfacenti.

 

Il frumento nel mangime della trota arcobaleno. Trond Storebakken della Norwegian University of Life Sciences ha provato a introdurre il frumento nell’alimentazione delle trote arcobaleno, rilevando che “sembra essere più digeribile delle proteine provenienti dalla farina di pesce e comporta la stessa efficacia in termini di crescita e di assorbimento e trasformazione dei nutrienti”, ha spiegato lo studioso norvegese.

 

I prebiotici nell’alimentazione dei suini. Cindy le Bourgot dell’Inra (l’Institut national de la recherche agronomique) ha presentato i risultati dei suoi studi condotti sulla supplementazione alimentare con prebiotici in suini giovani, mettendo in evidenza che questi additivi sono in grado di migliorare la funzionalità intestinale e di favorire lo sviluppo del sistema immunitario a livello intestinale, rendendo questo importante organo più resistente ai processi infiammatori nel corso della vita.

 

I probiotici e i prebiotici nell’acquacoltura. Frédérique Respondek della Tereos Syral ha dimostrato che la somministrazione di una combinazione di probiotici e prebiotici migliora le difese immunitarie del salmone, mentre nell’orata determina un miglioramento significativo dell’immunità innata, della capacità antiossidante e della resistenza complessiva alle malattie.

 

Foto: Pixabay

m.c.