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Alimentazione a quattro zampe: è l’ora della nutrigenomica

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Gli animali domestici sono più di una semplice compagnia: i nostri amici pet vengono sempre più umanizzati, un fenomeno che non riguarda solo vestitini, collarini con brillanti e acconciature bizzarre, ma anche l’alimentazione. L’attenzione nei confronti del cibo per cani, gatti e gli altri piccoli amici dell’uomo ha fatto entrare di diritto nel campo dell’alimentazione veterinaria la nutrigenomica, la disciplina che valuta l’impatto dei nutrienti su geni specifici fornendo l’impronta digitale lasciata dell’alimentazione sul Dna.

 
Come spiega Juan Gomez, direttore generale della Pet Division di Alltech, leader mondiale dell’alimentazione animale, la nutrigenomica aiuta a fornire nutrienti bilanciati e nella giusta quantità, in modo da favorire il buono stato di salute degli animali da compagnia e di minimizzare i possibili problemi legati all’alimentazione. La sua applicazione contribuisce a rispondere al sempre crescente interesse nei confronti della salute digestiva dei pet, un fenomeno che ha fatto sì che il cibo per gli amici a quattro zampe non debba più solo rispondere alle esigenze energetiche dell’animale, ma che debba anche mantenerli in salute e renderli felici.
Per questo motivo gli sforzi ora sono diretti verso una nutrizione che garantisca il benessere dell’animale. Da questo punto di vista è fondamentale mettere al centro dell’attenzione proprio la salute dell’apparato digerente.
 
Non solo digestione
 
Anche per gli animali buon funzionamento del tratto gastrointestinale è importante per proteggere salute e benessere. “E’ un organo altamente attivo dal punto di vista metabolico – spiega Gomez – e ospita un vasto microbiota, con miliardi di microrganismi, che hanno un impatto significativo sull’espressione di alcune malattie, come quelle autoimmuni”. In effetti l’apparato digerente svolge un ruolo importante anche nel controllo dell’attività del sistema immunitario e di quello endocrino.
Nel caso del cane, così come avviene nell’organismo umano, alcune molecole biologiche fornite dai nutrienti sono particolarmente importanti per mantenere un buono stato di salute. È, questo, ad esempio, il caso dell’acido docosaesaenoico (DHA), un omega 3 presente nel pesce grasso – come il salmone e lo sgombro – fondamentale per il buon funzionamento dei tessuti nervosi. Non solo, anche alcuni elementi sono importanti per la salute dell’animale. In particolare il selenio esercitare un effetto positivo sull’integrità della corteccia cerebrale.
Come ha spiegato Gomez, “è necessario un sistema digerente in salute per massimizzare l’assorbimento di questi nutrienti”. Una corretta alimentazione può regolare sia la morfologia che la struttura del tratto gastrointestinale, agendo positivamente anche sul microbiota.


 
Fra i nutrienti più utili in questo senso sono inclusi alcuni carboidrati complessi, come mannanoligosaccaridi, nuove fonti di fibre e nuovi carboidrati. D’altra parte, la nutrigenomica può, ad esempio, quali geni devono essere attivi e quali invece spenti basandosi sulla risposta infiammatoria causata da un disequilibrio tra gli tra gli acidi grassi essenziali forniti dalla’alimentazione. “Ci stiamo muovendo nell giusta direzione – ha sottolineato Gomez – Continuare la ricerca nell’area della nutrigenomica e della salute digestiva porterà ad innovazioni fondamentali che avranno un impatto enorme sul nostro benessere e su quello dei nostri compagni animali”.

 Foto: Pixabay

Silvia Soligon