Ancora una volta il riso potrebbe essere la chiave per salvare e proteggere vite umane grazie alle biotecnologie. Dopo il Golden Rice, varietà arricchita in vitamina A per soddisfare il fabbisogno di popolazioni afflitte da carenze alimentari che mettono a rischio la vista, adesso è la volta del riso che tiene lontano uno dei virus più diffusi nei Paesi in via di sviluppo, il rotavirus.
La famiglia dei rotavirus è responsabile di infezioni intestinali acute che provocano infiammazioni e diarrea continua, molto pericolose soprattutto per i bambini e causa di altre complicanze, come il cattivo assorbimento di nutrienti. Allo stato non c’è ancora un vaccino utile nella maggioranza dei casi e soprattutto è difficile renderlo disponibile per le popolazioni più povere del mondo. I ricercatori dell’Università di Tokyo hanno messo a punto una strategia per prevenire le infezioni. Guidati da Yoshikazu Yuki hanno sviluppato una varietà di riso per la vaccinazione per via orale contro questo microbo, responsabile di gravi forme di diarrea.
Lo studio è pubblicato sul Journal of Clinical Investigation: ha previsto l’inserimento nel genoma della pianta di una porzione di un anticorpo contro il rotavirus e la soppressione dell’espressione delle principali proteine di riserva del cereale attraverso la tecnica dell’Rna interference. Il vaccino sarebbe utile anche nella versione bovina. Esperimenti condotti sui topi hanno dimostrato che questo riso ingegnerizzato protegge dall’infezione sia gli animali sani, sia quelli con sistema immunitario compromesso. Il riso è adatto alla conservazione a lungo termine e non perde le sue proprietà immunizzanti nemmeno dopo essere stato esposto per 30 minuti a una temperatura di 94 °C.
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Redazione