Per il pollame il cibo del futuro potrebbe essere a base di proteine provenienti dagli insetti. A lanciare la proposta è AB Agri, la divisione agricoltura del gruppo Associated British Foods, che ha annunciato un progetto di durata triennale in cui larve d’insetto allevate su materiale di scarto biologico saranno processate per ottenere mangime da utilizzare in avicoltura. AB Agri spera di poter avviare un sistema di produzione pilota sfruttando le conoscenze dei nutrizionisti, dei biochimici e degli entomologi di ABN – il principale produttore di mangimi per maiali e polli del Regno Unito – e della Food and Environment Research Agency (Fera) che saranno coinvolti nel progetto.
“Con l’attuale difficoltà delle scorte globali di proteine a soddisfare la domanda e, conseguentemente, i prezzi delle proteine saliti quest’anno alle stelle, c’è un reale bisogno di sviluppare nuove alternative sostenibili – spiega Angela Booth, direttore tecnico di ABN -. Questo progetto è un’interessante opportunità per verificare se le proteine altamente digeribili presenti nelle larve degli insetti possono aiutare a soddisfare questa necessità”.
I ricercatori concentreranno i loro sforzi sia nell’ottimizzazione della produzione, sia nella valutazione del valore nutrizionale del mangime e la sostenibilità del suo utilizzo negli allevamenti, soprattutto per quanto riguarda l’accettazione da parte del consumatore. Nel frattempo i responsabili del progetto non mancano di sottolineare i possibili vantaggi per l’ambiente: la massa del materiale di scarto su cui verrebbero allevate le larve sarebbe ridotta del 50% e potrebbe essere utilizzata come fertilizzante.
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Silvia Soligon