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Accordo quadro mais, Giansanti (Confagricoltura): “Una strategia comune per trasformarlo da commodity a specialty”

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Lo scorso marzo la filiera maidicola si è compattata attorno a un Accordo quadro che può rappresentare un punto di svolta per la cerealicoltura italiana. Promotrice dell’intesa è stata Assalzoo, che ha chiamato a raccolta le organizzazioni che rappresentano gli altri segmenti della filiera agroalimentare. Per le prossime tre campagne maidicole, pertanto, sarà possibile stipulare contratti di secondo livello per il mais da granella di filiera italiana certificata. Con Assalzoo hanno sottoscritto l’accordo Cia, Confagricoltura, Copagri, Ami, Compag, Aires, Assosementi e Origin Italia. 

Su Mangimi & Alimenti il parere di Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura.

Che significato ha per la maiscoltura italiana l’Accordo quadro di filiera?

L’adesione all’Accordo quadro è il primo passo necessario per rivitalizzare un comparto nazionale in profonda crisi strutturale ed è il prerequisito per i contratti tra operatori, per l‘accesso ai nuovi incentivi, previsti dal recente decreto ministeriale, già a partire da questa campagna. Per la prima volta è stata delineata una strategia comune per trasformare il mais da pura commodity a specialty. La possibilità per i produttori di vedersi riconosciuti dei margini aggiuntivi potrà incentivare la coltivazione e riportarla al centro dell’agricoltura italiana.

Quali saranno le possibili ricadute sull’agroalimentare italiano?

La garanzia di un’origine della materia prima tracciata e le caratteristiche qualitative ben definite costituiranno la base per la valorizzazione delle produzioni di eccellenza dell’agroalimentare. Come dicevo, vogliamo ridare stimoli e fiducia alla produzione primaria, ma vogliamo pure ridurre la forte dipendenza dall’estero. La necessità di migliorare l’autoapprovvigionamento di materie prime vegetali è un obiettivo strategico che tutta la filiera – con una lettera aperta che anche Confagricoltura ha condiviso – ha raccomandato alle istituzioni ed al governo.

 

redazione