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CoVid-19, nei primi quattro mesi in calo l’indice della produzione industriale alimentare

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L’effetto CoVid-19 sull’agricoltura e la produzione industriale alimentare è già visibile nei primi mesi dell’anno. Nel suo ultimo bollettino AgriTrend, Crea ha definito il quadro di settore per il primo trimestre 2020: il valore aggiunto in agricoltura e l’indice di produzione industriale sono in calo, mentre il fatturato e l’export sono caratterizzati da numeri positivi. Più articolato il fronte import, con significative variazioni tra i prodotti, con i prosciutti che diventano il principale bene alimentare importato nel trimestre in termini di valore.

Da gennaio a marzo 2020 sono in calo rispetto all’ultimo trimestre del 2019 i principali indicatori del settore primario: gli investimenti fissi lordi perdono l’8%, le unità di lavoro l’1,8% e le ore di lavoro il 2,4%, il valore aggiunto di agricoltura, silvicoltura e pesca l’1,9%. 

Con riferimento al primo quadrimestre Crea ha rilevato un forte calo dell’indice della produzione industriale di alimenti e bevande a marzo e aprile rispetto al 2019. Sono i primi due mesi segnati dal lockdown e dall’interruzione delle attività produttive e che segnano un’inversione di tendenza rispetto ai numeri positivi di gennaio e febbraio. A marzo l’industria alimentare cede il 4% e ad aprile il 2%, mentre l’indice delle bevande va peggio: -7% marzo e addirittura -23% aprile. La serrata è stata penalizzante soprattutto per l’attività di lavorazione e conservazione di pesce, molluschi e crostacei (-9% a marzo ma in recupero ad aprile: +3%), per i prodotti da forno (-6,1% a marzo, ma +5,4% ad aprile), per la produzione di altri prodotti alimentari (-19,3% marzo e -21,8% aprile). Per le bevande il calo è molto maggiore, ad esempio per le bevande alcoliche -39,4% a marzo e 73,7% ad aprile.

Fatturato ed export

Più incoraggianti i dati dell’indice del fatturato dell’industria alimentare, su del 5% nel primo quadrimestre, soprattutto grazie a quello estero: +10%. Tuttavia ad aprile – con l’effetto della crisi più netto – il calo è stato del 4,4%. L’indice del fatturato dell’industria delle bevande è sceso del 14% nel mercato interno mentre ha tenuto all’estero: +3,5%. Marzo e aprile sono stati comunque i mesi peggiori, con uno shock che ha frenato la crescita del settore degli ultimi cinque anni del comparto.

In aumento e in linea con il periodo precedente l’indice dei prezzi per l’industria alimentare: +2,2%. Stabile quello delle bevande. I prezzi al consumo hanno mostrato un certo aumento sempre nel primo quadrimestre: +1,5% per quello dei prodotti alimentari a marzo e +3,3% ad aprile.

Export

Nei primi tre mesi del 2020 è proseguita la tendenza positiva per l’export agroalimentare del 2019, con un aumento tendenziale dell’8% e un valore di circa 11,25 miliardi di euro. Sopra la media, e anche sopra il 10%, le spedizioni verso i principali Paesi di approdo: Germania, Francia e Usa. Tra i prodotti con le variazioni più importanti la pasta, i prodotti della panetteria, gli ortaggi e legumi, oltre il 10%. Ma nello stesso periodo sono aumentate anche le importazioni: +4,2%. In particolare sono cresciute le importazioni di carne, di ben il 17,3%, mentre con il calo del 7,3% il pesce e i prodotti ittici hanno perso il primato dei beni alimentari importati. Infine, grazie al forte aumento degli arrivi da Spagna, ma anche da Germania e Olanda, i prosciutti diventano il principale prodotto importato per valore. Tra i cereali diminuiscono gli acquisti di grano tenero e mais mentre aumentano quelli di grano duro.



Foto:© Andrey Kuzmin_Fotolia

 

redazione