Home Economia Ismea, per il Pecorino romano eccesso di offerta e prezzi fermi

Ismea, per il Pecorino romano eccesso di offerta e prezzi fermi

956
0

I segnali positivi per il mercato del Pecorino romano si sono scontrati con la pandemia di CoVid-19. Il risultato è una stagnazione generale, con un eccesso di offerta, che interventi legislativi hanno cercato di contenere, e prezzi in aumento. Sono alcuni dati diffusi da Ismea nel report Tendenze del latte ovino.

Il 2019 aveva visto un buon andamento delle esportazioni che avevano recuperato dal periodo precedente. L’aumento dell’export aveva sfiorato il 30%: le scorte si erano alleggerite e i prezzi erano aumentati di oltre il 15% rispetto al 2018. Su queste condizioni di mercato si è poi abbattuta a febbraio la pandemia di CoVid-19. A febbraio e marzo c’è stato un calo dei volumi esportati e una riduzione dei consumi domestici che hanno comportato il blocco dei prezzi all’ingrosso. Solo a marzo c’è stata una lieve variazione ma il livello dei prezzi è fermo da diverse settimane a 7,80 €/Kg (tra maggio 2020 e maggio 2019 la differenza di prezzo è +11%).

L’eccesso di offerta rispetto alla precedente campagna ha pesato sicuramente, sia per la domanda estera sostenuta almeno fino a gennaio sia per i caseifici che hanno dirottato il latte verso prodotti a maggiore stagionatura alla luce del blocco della domanda Horeca, recando così danno ai prodotti con shelf life ridotta. A fine aprile la produzione di Pecorino romano era maggiore del 24% rispetto al dato cumulato della precedente campagna, mentre a fine maggio il livello era maggiore del 19% rispetto al periodo ottobre 2018-maggio 2019.

Per cercare di ridurre l’eccesso di offerta e bilanciare il mercato, sono state adottate alcune misure. Si è intervenuti con lo stanziamento di risorse per l’acquisto di formaggio pecorino da distribuire agli indigenti con il Decreto emergenze, una misura valida a livello nazionale. Ma si è intervenuti anche a livello regionale con riferimento ai formaggi a bassa stagionatura prodotti in Sardegna. La Commissione europea, dal canto suo, ha introdotto, come misura straordinaria, il sostegno all’ammasso privato dei formaggi (regolamento delegato n. 2020/591). 

Il 25 giugno il ministero delle Politiche agricole ha inoltre fatto sapere che acquisterà formaggi per 21 milioni di euro, sempre da destinare ai più bisognosi, tra cui Pecorino toscano e Pecorino siciliano. Infine, sempre a fine giugno, il settore è stato destinatario di un altro provvedimento, questa volta più ad ampio respiro, che riguarda i contratti di filiera e di distretto del latte ovino. In tutto sono stati stanziati 30 milioni di euro che andranno a finanziare diverse tipologie di investimenti, dalla produzione primaria alla ricerca.

 

Foto: Pixabay

red.