Agea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura, ha pubblicato le istruzioni per richiedere gli aiuti a sostegno delle filiere di mais, legumi e soia. Sono venti i milioni di euro complessivi stanziati dal ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali nel Decreto competitività adottato in piena crisi CoVid-19 per favorire la sottoscrizione di questo tipo di contratto fra i produttori agricoli e gli altri attori della filiera. Uno dei comparti che potrà beneficiare di questa misura è la maiscoltura che a marzo ha visto siglare un importantissimo Accordo quadro per il mais da granella di filiera italiana certificata.
L’intesa, fortemente voluta da Assalzoo, è stata sottoscritta da altre nove organizzazioni in rappresentanza di tutti gli altri anelli della catena di valore e si applica ai contratti di secondo livello per il mais a uso zootecnico. L’accordo definisce le condizioni per la coltivazione e la commercializzazione del cereale per tre campagne maidicole (2020-21-22).
Mais e soia dopo il grano duro
Come stabilisce la circolare Agea, le domande per ricevere i contributi potranno essere presentate dai produttori agricoli che hanno già sottoscritto con i soggetti della trasformazione o della commercializzazione un contratto di filiera della durata di almeno tre anni o da chi lo farà prossimamente. Il tempo per siglare questi contratti c’è ed è congruo perché le domande potranno essere presentate dall’1 al 16 ottobre.
Il decreto è stato adottato lo scorso 3 aprile e ha istituito nello stato di previsione del ministero un Fondo per la competitività delle filiere agricole. La misura va nella direzione del sostegno all’intero settore agroalimentare e in particolare a quello di filiere strategiche dove i contratti di filiera, per l’appunto, possono essere più efficaci. Con il supporto allo sviluppo e agli investimenti nei comparti individuati si moltiplica l’effetto dello stanziamento pubblico mediante la stabilizzazione dei rapporti tra gli agricoltori e gli altri attori.
“Sosteniamo i contratti di filiera anche per migliorare la nostra capacità di autoapprovvigionamento. Sono colture nelle quali l’Italia può crescere nella produzione e nella qualità e arrivare a stabilizzare i rapporti tra agricoltori e gli altri anelli del sistema produttivo ha un valore strategico”, ha detto la ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova.
Lo stanziamento di venti milioni è diviso in undici milioni per il mais e nove per le filiere delle proteine vegetali, ovvero soia e legumi quali pisello da granella, lenticchia, cece, fagiolo, favino da granella e fava da granella. Per il mais è previsto uno stanziamento di cinque milioni per quest’anno e sei per il prossimo. Per la campagna 2020 è concesso un aiuto di cento euro per ogni ettaro coltivato a mais o a legume/soia nel limite di 50 ettari. Si replica, insomma, anche per altri due settori, quanto è stato già fatto per il grano duro.
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