Nel 2018 i produttori di mangimi dell’Unione europea hanno fornito 164,8 milioni di tonnellate di prodotto. Una quantità maggiore della quota dell’anno precedente, pari a 161,2 m di tonnellate. Il dato è contenuto nell’ultimo rapporto statistico di Fefac, la Federazione dei produttori europei di mangimi.
Compresi i mangimi, gli alimenti per animali rappresentano la prima voce nell’elenco degli input della produzione zootecnica. Si tratta di un comparto da 172 miliardi di euro di valore, quasi il 40% dell’intera produzione agroalimentare dell’Europa a 28 Stati, pari a 434 miliardi di euro.
I mangimi, però, sono solo una quota dei prodotti con cui vengono nutriti gli animali. Ogni anno sono consumate circa 833 milioni di tonnellate di alimenti di cui 559 provenienti direttamente dalle aziende agricole. I restanti 274 milioni comprendono 70 milioni di cereali coltivati nelle stesse unità e poi gli oltre 200 milioni di mangimi acquistati per integrare l’alimentazione del bestiame.
Nel corso degli anni l’industria mangimistica si è trasformata in un comparto ad alta intensità di capitale, con un impiego rilevante di tecnologia e il ricorso a metodi avanzati per prodotti che possano soddisfare le richieste degli acquirenti.
La produzione europea copre largamente le necessità degli allevatori continentali. I mangimi prodotti in Europa rappresentano infatti l’80% di tutti i mangimi acquistati dagli allevatori. Mentre sono stati importati 54 milioni di tonnellate di materiali, sopratutto farine di semi e cereali. L’acquisto di mangimi ha fruttato 49,3 miliardi di euro mentre ammonta a 94 miliardi il valore di tutto il materiale utilizzato per l’alimentazione animale.
Dei mangimi prodotti c’è una quasi equa tripartizione tra le maggiori specie: il 29% del prodotto è destinato ai bovini, il 30% ai suini e il 33,8% agli avicoli. Anche in Italia sono gli avicoli il segmento che attira più produzione, sebbene in leggero calo rispetto al 2017. È aumentata invece la produzione di mangimi per bovini e suini. Rispetto alla produzione dell’Ue, l’Italia rappresenta il 14% dei quasi 165 milioni di tonnellate di mangimi, riferisce Fefac.
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red.