Home Economia Stati Uniti, cereali e soia verso la maturazione

Stati Uniti, cereali e soia verso la maturazione

563
0

Negli Stati Uniti il mais e la soia stanno procedendo sulla strada della maturazione e in alcuni Stati si è già cominciato il raccolto. Il Dipartimento dell’Agricoltura statunitense ha fatto il punto della situazione, relativa a fine settembre, della crescita delle principali colture. Per alcune di esse, tuttavia, pesa ancora la grande quantità di scorte del raccolto dello scorso anno.

Mais

Nei 18 Stati dai quali proviene la maggior parte della produzione, circa l’88% delle piantagioni è entrato nell’ultima fase di maturazione del chicco. Lo scorso anno, però, sempre nello stesso periodo, il 100% della coltura aveva raggiunto questo stadio. La piena maturazione è stata invece raggiunta dal 43% della coltura, anche qui in calo dall’84% dello scorso anno e molto distante dalla media del periodo 2014-2018 pari al 73%. L’11% del mais è stato raccolto (dodici mesi fa era il 25%). Anche sulla qualità c’è stato un arretramento: circa il 57% della coltura ha ricevuto una valtazione da eccellente a buona mentre lo scorso anno era il 69%. Le scorte di mais hanno invece raggiunto 2,11 miliardi di bushel a inizio settembre, in calo dell’1% su base tendenziale.

Soia

In 18 Stati è stato piantato il 95% della superficie destinata alla soia. Poco più della metà della coltura ha perso le foglie, indietro rispetto al 76% della media 2014-18 e del valore dello scorso anno, l’81%. Solo il 7% della coltura è stato raccolto (media del 20%, 22% nel 2018). Per la valutazione della qualità della soia c’è stato un miglioramento leggero dalla scorsa settimana ma comunque meno del livello dello scorso anno: 55% vs 68%. Le scorte sono pari a circa 913 milioni di bushel, un aumento del 108% rispetto alla quantità disponibile nel 2018: “La quantità di soia in magazzino nelle aziende agricole ha raggiunto 265 m di bushel, su del 162%. Quelle extra-agricole sono 648 m in aumento del 92% dallo scorso settembre”.

Grano

Nei principali produttori di grano invernale, ovvero 18 Stati, i valori sono in linea con lo scorso anno. È stato piantato il 39% della coltura (era il 41%) e l’11% è entrato nella prima fase di maturazione (era il 12%). Anche il raccolto del grano primaverile ha raggiunto livelli prossimi a dodici mesi fa: nei sei Paesi produttori è stato raccolto il 90% della coltura (lo scorso settembre il 100%). In magazzino ci sono 2,38 miliardi di bushel, in leggero calo.

Orzo, riso e sorgo

Come lo scorso anno, nei cinque Stati responsabili di più dell’80% della produzione, è stato raccolto il 96% di orzo (nel 2018, in questa fase, il raccolto era terminato). Le scorte hanno invece visto aumentare il livello del 10%. Per il riso tra 2018 e 2019 le condizioni del raccolto sono paragonabili (68% vs 69%). Il 30% del sorgo è stato raccolto nei sei Stati principali (era il 33%) e la maturazione ha superato la metà delle piantagioni (era il 60%). Migliora la valutazione buona-eccellente della coltura (da 54% a 65%) mentre aumentano notevolmente le scorte, con un incremento dell’83%.

 

Foto: Pixabay

redazione