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Cereali, in rialzo le previsioni su produzione e consumi per l’anno prossimo

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Leggero aumento per il mais, grazie ai numeri incoraggianti previsti per gli Usa, stabile il grano, in calo la soia. L’International Grains Council ha rivisto le stime per la produzione delle principali colture per il 2019/2020 rispetto alle previsioni di luglio. Anche il consumo globale è stato corretto con il segno positivo.

Grano e mais

Ad agosto l’output globale dei cereali è previsto a 2159 milioni di tonnellate, in aumento rispetto alle previsioni dello scorso mese che fissavano il livello a 2148 milioni di tonnellate. L’incremento dei raccolti di grano e orzo in parte compensa la riduzione che ha interessato il mais. Più produzione  bilancia in parte le minori scorte in magazzino; il maggior consumo farà accelerare il calo delle giacenze in magazzino, con la terza riduzione stagionale successiva (-27 milioni di tonnellate rispetto alle stime del 2018/2019). Le proiezioni per il commercio dei cereali sono in aumento (da giugno a luglio) con maggiori consegne di grano, orzo, sorgo e seglale mentre il commercio per il mais è previsto in calo per la prima volta in undici stagioni, anche se di poco.

Passando alle singole colture, la produzione di grano è pressochè stabile, da 763 (dato di luglio) a 764 milioni di tonnellate, comunque in aumento sulla stima della stagione 2018/19; anche il consumo è rivisto in leggerissimo aumento (ma comunque inferiore alla stagione passata) così come il livello delle scorte finali (in questo caso maggiore del 2018/19). 

L’outlook per la produzione di mais è fissata a 1100 milioni di tonnellate (era 1092 m nelle scorse previsioni, 1129 m le stime del 2018/19). L’organizzazione ha sottolineato la buona performance del mais statunitense, le cui previsioni sono state riviste con un aumento di 8 milioni di tonnellate, ma con prospettive di produzione ancora incerte dopo una stagione di crescita subottimale.

Soia

La previsione per la produzione di soia è stata ridimensionata di 4 m di tonnellate alla luce delle prospettive negli Stati Uniti dove l’area di raccolto probabilmente si ridurrà del 14% rispetto all’anno precedente. Con la conferma di meno spedizioni verso i mercati chiave di quanto anticipato, la stima per il commercio nel 2018/2019 è fissata a 149 m di tonnellate. Con una minima riduzione del consumo, il calo netto nella produzione è indirizzata verso minori scorte (-3 m di tonnellate rispetto a luglio, a 41 m dai 55 m previsti per il 2018/2019, un boom sul 2017/18).

Riso

Produzione, consumo e scorte nel 2018/19 sono destinati ad aumentare rispetto al 2017/18. Le proiezioni per il 2019/20 secondo le stime di agosto sono in aumento, con una espansione più consistente per il consumo che passerebbe da 490 a 496 milioni di tonnellate tra 2018/19 e 2019/20 e scorte, mentre è flebile la variazione della produzione. Il suo valore è comunque stato rivisto al rialzo da luglio. Il commercio ha invece un andamento diverso. La minore domanda in Asia potrebbe portare a un calo del 3% annuo nel 2019 nel commercio mondiale, a 45 milioni di tonnellate (le ultime proiezioni sono più rosee: 46 m).

 

Foto: Pixabay