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Consumi alimentari domestici: spesa in crescita per carni e salumi, stabile per prodotti ittici

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Nel primo trimestre del 2019 la spesa delle famiglie italiane per i prodotti alimentari è cresciuta dello 0,8% rispetto all’anno precedente. Lo evidenzia il rapporto: “Consumi alimentari -I consumi domestici delle famiglie italiane” pubblicato dall’Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare), secondo cui l’aumento della spesa sarebbe stato trainato dalla crescita dei consumi dei prodotti confezionati (aumentati dell’1,9%), mentre gli acquisti dei prodotti sfusi sarebbero diminuiti dell’1,7%. L’Ismea sottolinea che l’incremento della spesa del carrello sarebbe dovuta, in parte, all’aumento dei prezzi medi delle referenze (cresciuti dell’1%), anche se in alcuni comparti sarebbero aumentati anche i volumi acquistati. Inoltre, l’Istituto evidenzia che avrebbe registrato un incremento significativo soprattutto la spesa per le bevande, aumentata del 4,8%, mentre quella per i generi alimentari sarebbe cresciuta solo dello 0,3%.

Carne – Gli acquisti di carni fresche sono aumentati dello 0,8%, mentre quelli dei salumi dell’1,8%. In particolare, la spesa per la carne fresca bovina è cresciuta del 2%, ma secondo l’Ismea questo sarebbe dovuto a scelte qualitative più attente (tagli, tipologie di animale, provenienza, razza), dato che volumi acquistati sono rimasti stabili. In crescita dell’1,8% la spesa per le carni avicole, accompagnata da un aumento dell’1,5% dei volumi. Nel caso delle carni suine la spesa è cresciuta dell’1,2%, mentre i volumi dello 0,6%. L’Ismea precisa che a trainare il comparto suino sono le carni elaborate (prevalentemente salsicce) i cui acquisti in volume sono cresciuti dell’1,5%, mentre i consumi dei tagli classici naturali sono diminuiti dello 0,5%. Le vendite dei salumi hanno registrato un incremento dell’1,8% in termini di spesa e dell’1,3% in termini di volumi. La spesa dei prodotti pre-affettati è cresciuta in valore del 6% e rappresenta ormai oltre il 60% dell’assortimento.

Prodotti ittici – Nel primo trimestre del 2019 la spesa per i prodotti ittici resta invariata: registra un incremento dello 0,2%. Crescono però dell’84% gli acquisti di tonno. Le vendite dei surgelati confezionati restano stabili, mentre diminuiscono quelle di pesce congelato sfuso (-15% in termini di volume e spesa). In leggero aumento gli acquisti del pesce fresco (+0,7% in volume e +0,8 in spesa), mentre scendono i consumi dei prodotti ittici secchi e affumicati (-5% in volume, ma +0,4% in termini di spesa).

Prodotti lattiero-caseari – Il settore lattiero-caseario presenta ancora difficoltà: diminuiscono gli acquisti di uova (-1,6%), del latte fresco (-3,7%), del latte UHT (-2,2%) e dei formaggi (-0,6%). Crescono di oltre il 2% i volumi acquistati dei prodotti confezionati reperibili in “banco frigo” e classificati come “molli” e “industriali”, mentre scendono gli acquisti dei formaggi “duri”, “semiduri” e “freschi”. L’Ismea sottolinea, tuttavia, che la domanda dei prodotti lattiero-caseari italiani resta positiva sui mercati esteri: nonostante il rallentamento della crescita, nel 2018 le esportazioni di formaggi e latticini italiani hanno infatti registrato un nuovo record, raggiungendo un valore di oltre 2,8 miliardi di euro.

Foto: © Joshhh – Fotolia

redazione