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Cereali: aumentano importazioni in Italia, export in calo

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Nei primi cinque mesi del 2018 in Italia sono stati importati 8,73 milioni di tonnellate di cereali e semi oleosi, per un valore di circa 2,26 miliardi di euro. Lo comunica l’Anacer (Associazione nazionale cerealisti), precisando che nello stesso periodo dell’anno scorso la quota dell’import si era fermata 8,48 milioni di tonnellate, mentre quella della spesa aveva raggiunto i 2,30 miliardi di euro.

L’Associazione spiega che l’aumento complessivo di circa 252.000 tonnellate (+3%) sarebbe dovuto all’incremento delle importazioni di grano tenero (+232.000 t), granturco (+104.000 t), semi oleosi (+113.000 t, di cui +73.000 t di semi di soia) e farine proteiche (+83.000 t, di cui +59.000 t di farina di soia). Sono invece diminuiti gli acquisti della crusca (-8.200 t) e degli altri cereali destinati prevalentemente all’alimentazione animale: orzo (-30.000 t), avena (-2.000 t) e altri cereali minori (-14.000 t).

Rispetto allo stesso periodo del 2017 l’import del grano duro si è ridotto di 343.000 tonnellate (-35%), di cui -398.000 t dai Paesi terzi e +55.000 t dai partner comunitari. Sono diminuite di 36.000 tonnellate (-33%) anche le importazioni complessive di riso – che comprendono il riso lavorato, il riso semigreggio e le rotture -, a causa dei minori arrivi dalla Guyana (-25.800 t), dall’India (-14.300 t) e dalla Birmania (-6.500 t).

Nei primi 5 mesi dell’anno 2018 le esportazioni dall’Italia dei prodotti del settore cereali sono state pari a 1,86 milioni di tonnellate – mentre nel 2017 avevano raggiunto 2,10 milioni di tonnellate -, per un valore di 1,41 miliardi di euro – che nel 2017 aveva toccato 1,42 miliardi di euro. Il calo dipende principalmente dalla flessione dell’export dei cereali in granella (-288.000 t, di cui -251.000 t di grano duro) e dei prodotti trasformati (-54.000 t). Sono, invece, cresciute le esportazioni di pasta (+53.000 t), farina di grano tenero (+8.400 t), semola di grano duro (+6.800 t) e di mangimi a base di cereali ( +10.000 t).

Le esportazioni totali di riso – compresi il risone, il riso lavorato, il semigreggio e le rotture – sono aumentate di 21.800 tonnellate, grazie alle maggiori vendite in Germania (+7.700 t), Regno Unito (+6.700 t) e Giordania (+3.700 t). Pertanto il saldo valutario netto è pari a -843,5 milioni di Euro, rispetto a -872,5 milioni di euro del 2017.

Foto: © candy1812 – Fotolia.com

red.