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Comparto suino, i costi di produzione e di macellazione

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carne peste suina

In Italia nel 2016 i ricavi unitari hanno mediamente coperto l’intero costo di produzione dei suini, garantendo un margine di profitto sia nelle aziende a ciclo chiuso, sia negli allevamenti specializzati nella sola fase d’ingrasso. È quanto emerge dal rapporto “Costo di produzione del suino pesante in allevamenti da ingrasso e a ciclo chiuso: indagine 2016” pubblicato dall’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea), secondo cui il trend positivo sarebbe dovuto alla favorevole congiuntura dei mercati delle materie prime ad uso zootecnico e dei suini da macello.

L’indagine evidenzia che nel 2016 il costo di produzione dei suini pesanti destinati al circuito DOP ha raggiunto il valore di 1,51 €/kg di peso vivo negli allevamenti da ingrasso. Il solo costo del magrone presentava un’incidenza del 37%, mentre l’alimentazione costituiva una quota del 45% del totale. A queste voci seguono, per incidenza sul costo totale, quelle relative al lavoro e, tra i costi variabili, ai corrispettivi per i servizi forniti all’allevamento (trasporti, spandimenti, consulenze, ecc.). Negli allevamenti a ciclo chiuso il costo di produzione si è fermato a 1,44 €/kg di peso vivo, con un’incidenza particolarmente significativa dei costi di alimentazione, che hanno toccato una quota pari al 65% dei costi totali.

Secondo Ismea il costo medio totale degli allevamenti da ingrasso è risultato più elevato a causa dell’incidenza del prezzo di acquisto del magrone, influenzato da variabili difficilmente controllabili da parte degli ingrassatori, poiché determinato da dinamiche di mercato totalmente esogene al singolo allevamento.

Per quanto riguarda il costo medio di macellazione dei suini, il rapporto Ismea “Costo di macellazione dei suini: indagine 2016” lo ha stimato in 36,90 €/capo, sulla base dai dati raccolti presso un campione di macelli localizzati in Emilia Romagna e in Lombardia, le due regioni maggiormente vocate all’allevamento di suini pesanti certificati per la produzione di salumi DOP. L’Istituto precisa che il valore di 36,90 €/capo non considera i costi di confezionamento e di distribuzione della carne ai clienti finali. Rispetto al totale, che comprende anche la stima degli oneri finanziari e degli ammortamenti, il solo costo del lavoro – incluso quello prestato da dipendenti di cooperative esterne – incide mediamente per il 57%.

Foto: © ilfede – Fotolia

redazione