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Settore lattiero-caseario: export prodotti made in Italy cresciuto del 7,3%

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Nei primi sette mesi del 2017 le esportazioni dei prodotti lattiero-caseari italiani sono cresciute del 7,3% in volume e del 9,4% in valore. È quanto emerge dal rapporto: “Lattiero caseari: tendenze e dinamiche recenti” pubblicata da Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare), secondo cui il settore lattiero-caseario mostra segni di ripresa dopo la crisi provocata dall’abolizione delle quote comunitarie, dall’embargo russo e dal rallentamento delle importazioni cinesi.

L’Istituto sottolinea che a partire dal secondo trimestre 2017 sono stati registrati i primi segnali di crescita dei prezzi europei, che sono proseguiti per tutta l’estate fino a portare le quotazioni dei prodotti lattiero-caseari ai livelli attuali. Il dinamismo internazionale ha influito sul funzionamento del mercato italiano, tanto che dopo i minimi registrati lo scorso anno, il prezzo del latte alla stalla in estate è tornato a salire fino a raggiungere i 38,15 euro/100 litri ad agosto.

La ripresa del mercato lattiero-caseario nazionale è confermata dall’andamento dell’Indice dei prezzi all’origine (base 2010) elaborato da Ismea, che ha chiuso i primi nove mesi del 2017 con un incremento del 14%, anche grazie alla significativa crescita delle quotazioni del burro (+77%) e, seppure in misura più contenuta, dei formaggi duri (+7%). La ripresa del comparto è stata favorita, inoltre, da un ulteriore rafforzamento dell’export: dopo gli ottimi risultati dello scorso anno, anche nel 2017 l’Italia si conferma il quarto paese esportatore a livello mondiale, dietro Germania, Francia e Paesi Bassi, con ben 239 mila tonnellate di formaggi esportati in sette mesi a fronte di oltre 1,5 miliardi di euro di introiti (+7,3% in volume e +9,4% in valore rispetto al periodo gennaio-luglio 2016).

Il trend positivo sembra destinato a durare: secondo le previsioni Ocse-Fao, nel prossimo decennio è previsto un costante aumento del consumo pro-capite di prodotti lattiero-caseari (+1,8% annuo) a livello mondiale, che dovrebbe portare una crescita delle importazioni, soprattutto da parte dei paesi in via di sviluppo (Cina, Corea del Sud, Africa).

Foto: © minadezhda – Fotolia.com

redazione