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Frumento, lieve calo dei prezzi a settembre

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Dopo l’incremento dei prezzi all’origine del frumento tenero e del frumento duro registrato a luglio, a settembre i listini di entrambi i cereali sono tornati a scendere. È quanto emerge dal rapporto “Tendenze frumento” pubblicato da Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare), secondo cui questa dinamica sarebbe dovuta alle prime stime sull’offerta mondiale di frumento e sulle scorte finali per la campagna di commercializzazione in corso, che a luglio erano più pessimistiche di quelle indicate nei due mesi successivi.

Quotazioni – Il prezzo medio del frumento duro a settembre 2017 era di 216,65 euro/t, in calo del 2% rispetto al mese precedente ma più elevato del 20% rispetto a quello registrato a settembre 2016 (181,17 euro/t). A settembre 2017 i listini del frumento tenero si sono fermati a 182,22 euro/t, registrando una riduzione dell’1% rispetto al mese precedente, ma una crescita del 12% rispetto allo stesso mese del 2016.

Produzione nazionale – Dopo l’aumento riportato lo scorso anno, nel 2017 l’offerta italiana di frumento duro è scesa a 4,5 milioni di tonnellate, l’11% in meno rispetto al 2016. Secondo Ismea, il calo sarebbe dovuto alla riduzione delle superfici (-3,4% a 1,34 mln ha) e soprattutto delle rese (-8,1% a 3,4 t/ha). I raccolti di frumento tenero nel 2017 sono scesi a circa 2,9 milioni di tonnellate, registrando una flessione del 4,2% rispetto al 2016. In questo caso la ragione principale del calo sarebbe costituita dai minori investimenti, scesi del 3,9% rispetto all’anno precedente, mentre le rese sono rimaste sostanzialmente stabili.

Bilancia commerciale – Le importazioni di frumento duro nel primo semestre dell’anno hanno determinato, rispetto ai primi sei mesi del 2016, un significativo miglioramento del deficit in valore della bilancia commerciale, dovuto alla riduzione dei valori medi all’import e dei volumi acquistati all’estero. Per le stesse motivazioni, anche il frumento tenero ha registrato una riduzione del disavanzo.

Offerta mondiale – Secondo le previsioni dell’International Grains Council (Igc), nel 2017 l’offerta mondiale di frumento dovrebbe essere inferiore dell’1% rispetto ai raccolti record dello scorso anno, attestandosi a 748 milioni di tonnellate. Si stima una contrazione dello 0,4% dei raccolti del frumento tenero e dell’8,8% del frumento duro. Il calo produttivo dovrebbe essere più consistente nel Nord America e in Australia, mentre i raccolti dell’Unione Europea e della Russia dovrebbero aumentare. L’ultimo aggiornamento dell’Igc evidenzia che nonostante il calo dei raccolti nel 2017, è previsto un recupero delle scorte finali di frumento tenero, grazie alle abbondanti scorte di riporto della scorsa annata.

Foto: © mozZz – Fotolia.com

red.