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Valori record per le scorte cerealicole: previsti 670 milioni di tonnellate

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Nel 2017 le scorte di cereali dovrebbero registrare valori record, fino a raggiungere i 670 milioni di tonnellate. È quanto emerge dal bollettino: “Cereal supply and demand brief” pubblicato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), secondo cui dall’inizio dell’attuale stagione commerciale le prospettive di produzione sono progressivamente migliorate, soprattutto per quanto riguarda il grano e i cereali secondari.

Secondo la Fao, le scorte mondiali di cereali dovrebbero toccare i 670 milioni di tonnellate, registrando una crescita dell’1,4% rispetto alla stagione precedente. In particolare, le scorte di grano dovrebbero raggiungere la quota record di 238,5 milioni di tonnellate, soprattutto grazie all’aumento dei raccolti in Cina, negli Stati Uniti e nella Federazione Russa. È previsto anche un incremento delle scorte di riso, che dovrebbero attestarsi a 171 milioni di tonnellate. In crescita anche le scorte di cereali secondari, che dovrebbero salire a 261 milioni di tonnellate.

L’Organizzazione evidenzia che le previsioni per la produzione cerealicola mondiale nel 2016 sono salite a 2.577 milioni di tonnellate, registrando un aumento dell’1,7% rispetto al 2015. In particolare, sono previsti livelli di produzione record per il riso e per il mais.

Per quanto riguarda la stagione 2017, le prospettive di prezzi bassi dovrebbero determinare una contrazione della superficie coltivata con il grano negli Stati Uniti, mentre le aree coltivate dovrebbero aumentare nella Federazione Russa, in Ucraina, in India e in Pakistan. La Fao comunica, inoltre, che la semina di mais in Argentina e Brasile, attualmente in corso, sta aumentando sotto la spinta di rendimenti migliori e di condizioni climatiche favorevoli. Infine, l’Organizzazione prevede che in Sud-Africa la semina del mais dovrebbe aumentare di quasi un terzo rispetto al livello dello scorso anno. Le condizioni meteorologiche favorevoli fanno, infatti, presagire un forte rialzo del raccolto di mais nel Paese rispetto al 2016, quando la produzione aveva subito una flessione a causa della siccità.

Foto: © scottchan – Fotolia

redazione