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Agroalimentare: cresce credito all’industria, diminuisce quello alle aziende agricole

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Il credito concesso alle imprese del comparto agroalimentare procede su due binari differenti: i prestiti all’industria alimentare a settembre sono saliti dell’1,8% su base annua, mentre quelli alle aziende agricole sono scesi del 2,3%. Lo comunica l’Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare), sulla base dei dati diffusi dalla Banca d’Italia nel rapporto mensile Monete e banche.

A settembre il totale dei prestiti concessi alle imprese italiane ammonta a 873.204 milioni di euro, in diminuzione del 2,6% rispetto allo stesso periodo del 2015. In questo contesto, le imprese del settore agroalimentare – che nel 2016 assorbono l’8,7% del credito bancario erogato al sistema produttivo nazionale – mostrano una relativa tenuta: lo stock dei prestiti ricevuti fino al mese di settembre è diminuito solo dello 0,6% su base annua.

L’Ismea evidenzia, tuttavia, che si sta accentuando la forbice tra imprese dell’industria alimentare e le aziende del settore primario (agricoltura, silvicoltura e pesca). Nel mese di settembre i finanziamenti alle imprese dell‘industria alimentare, delle bevande e del tabacco hanno infatti raggiunto i 32.267 milioni di euro, registrando un aumento dell’1,8% su base annua. Invece, i prestiti a famiglie e imprese produttrici del settore agricolo si sono fermati alla cifra di 43.591 milioni di euro, registrando un calo del 2,3% su base annua. Occore però sottolineare che, in quest’ambito, devono ancora giocare un ruolo rilevante i prestiti associati ai progetti dei programmi regionali di sviluppo rurale, che non sono ancora partiti a pieno regime.

 

Foto: Pixabay

redazione