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Economia circolare, l’EEA illustra i vantaggi per l’Europa

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L’adozione di un’economia circolare potrebbe portare grandi vantaggi all’Europa. E’ questa una delle conclusioni cui è giunta l’European Environmental Agency (EEA) all’interno del report intitolato “Circular economy in Europe – Developing the knowledge base”, che però non manca di evidenziare anche le sfide imposte da una cambiamento di questo tipo nell’economia del vecchio continente.

In particolare, il passaggio a un’economia circolare aiuterebbe a ridurre le pressioni ambientali all’interno e al di fuori dell’Europa, minimizzando la continua e crescente dipendenza del continente dalle importazioni, una potenziale fonte di vulnerabilità. La crescente competizione per le risorse naturali a livello globale ha infatti contribuito all’aumento e la volatilità dei prezzi di mercato, ma l’economia circolare potrebbe aiutare anche a risparmiare, aumentando la competitività dell’industria europea e apportando benefici anche in termini di opportunità di lavoro. D’altra parte, all’emergere dei nuovi approcci circolari potrebbero emergere tensioni con i sistemi lineari esistenti. Se qualcuno potrebbe vedere tali frizioni come pericoli, per altri si tratterebbe di vere e proprie opportunità.

Il report evidenzia anche come esistano già buoni esempi, come quello dei modelli di business basati sul consumo collaborativo. Infine, l’EEA sottolinea come una transizione richieda un sostanziale accrescimento delle conoscenze di base per tenere traccia dei progressi e identificare dove è necessario lavorare di più per ottenere il cambiamento. Per implementare il lavoro fatto dall’Europa per ridurre gli scarti e riciclarne sempre di più sono ad esempio necessarie più informazioni sulle dinamiche di consumo.

“Il concetto di economia circolare ha recentemente attirato l’attenzione nella politica Europea in quanto opportunità positiva e basata su soluzioni per promuovere lo sviluppo economico rispettando allo stesso tempo i limiti ambientali”, ha spiegato il direttore esecutivo dell’EEA, Hans Bruyninckx, che ha dichiarato la disponibilità dell’Agenzia a supportare la transizione verso questo nuovo momento tramite analisi e valutazioni. Il cambiamento potrà però avvenire solo se si agirà sull’intera catena, dall’ideazione del prodotto ai processi di produzione, passando per nuovi modelli di business e schemi di consumo.

 

Foto: © Alexander Raths – Fotolia.com

Silvia Soligon