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Suini, nel 2014 calo generalizzato dei prezzi

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peste suina

Mercato suinicolo in affanno. Secondo l’Ismea, l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, il 2014 è stato caratterizzato dalla deflazione. A pesare il divieto di importazioni in Russia e la flessione della domanda interna. Dai dati diffusi nel Report trimestrale “Ismea Tendenze” relativo al quarto trimestre del 2014 e riepilogativo dell’intero anno, emerge il calo delle quotazioni all’origine del bestiame (-7,5% su base annua) sia per i capi da allevamento (-8,5% rispetto all’ultimo trimestre 2013) che per le taglie da macello (-7,3%), in linea con l’andamento dei principali mercati dell’Unione europea. Tuttavia gli allevatori hanno beneficiato del calo dei costi: i prezzi dei mangimi sono diminuiti del 3,6% rispetto al IV trim/2013, mentre i capi da ristallo dell’8,1% sul 2014.  

Sul versante import/export, nei primi dieci mesi del 2014, il deficit della bilancia commerciale è aumentato di 1,7 milioni di euro. In termini monetari, le importazioni di suini vivi e di carni fresche e congelate sono salite rispettivamente del 18 e del 2%, mentre sono migliorate le esportazioni di salumi e altre preparazioni (+6,5% rispetto a gennaio-ottobre 2013).  

Infine, per quanto riguarda il mercato interno, da gennaio a novembre del 2014 si è registrata una contrazione del 6% sia nei volumi che nella spesa di carni suine sull’anno precedente. È andata meglio per i salumi con un più 2% delle quantità acquistate e un leggerissimo calo degli introiti.

 

Foto: Pixabay

Vito Miraglia