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Carne: listini in ribasso per bovini e suini

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Tra l’ultima settimana di settembre e la prima di ottobre i prezzi di bovini e suini hanno fatto registrare ulteriori cali. A darne notizia è il bollettino settimanale Ismea di informazione sui prodotti agricoli e agroalimentari.

 

Suini, calo continuo

Ennesima settimana contrassegnata dal segno meno per quanto riguarda il settore dei suini, sia per quanto riguarda i suini da allevamento che da macello. L’offerta insiste elevata per quanto riguarda i suini da macello con macellazioni sostenute e pesi in aumento. Questa pesante congiuntura ha finito per condizionare in senso negativo i listini che registrano una significativa flessione portando la taglia classica ad 1,41 euro/kg. La rilevazione della CUN conferma la forte tendenza flessiva con una quotazione che si attesta ad 1,38euro/kg. Persiste anche in questa settimana una forte pressione sui prezzi dei tagli: fenomeno collocabile anche a livello europeo. Tutto il comparto suino europeo è interessato da queste tensioni che riguardano sia il commercio del vivo che quello dei tagli e di cuis i fatica a vedere l’arresto.

 

Listini già per i bovini da macello

L’ultima settimana di settembre risulta caratterizzata da nuovi cali nel comparto dei bovini da ristallo, l’offerta di broutards francesi risulta sempre abbondante ed in crescita, a fronte di una domanda italiana stabile ma che si mantiene su dei livelli decisamente bassi a causa delle difficoltà che attanagliano il mercato dei vitelloni da carne. Il mercato risulta comunque in tensione e vede contrapposti da una parte i compratori italiani che cercano di operare una pressione sui prezzi e dall’altra i venditori francesi che cercano di limitare i capi in uscita per non scendere sotto una determinata soglia di prezzo. Sul fronte dei bovini da macello, si presenta una situazione simile a quella della settimana precedente, con listini cedenti per vitelli, vitelloni manze e vacche. Le macellazioni settimanali sono risultate contenute per via di consumi sempre stagnanti; il comparto risulta caratterizzato da un’offerta molto abbondante che i macelli riescono ad assorbire molto lentamente. A detta degli operatori del settore, il mercato risulta ulteriormente appesantito da lotti di carni inizialmente destinati alla Russia, che a causa dell’embargo imposto dal Cremlino nei confronti dei paesi membri dell’UE, risultano adesso immessi sul mercato italiano a prezzi fortemente concorrenziali.

 

Foto: Pixabay

co.col.