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I principali patrimoni zootecnici in Italia nel 2013

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La disponibilità delle stime delle consistenze nazionali dei principali allevamenti italiani (bovini, bufalini, suini, ovini, caprini e equini) con riferimento al 1° dicembre 2013 consente di presentare un aggiornamento informativo su una componente della offerta nazionale di carni e contemporaneamente uno spaccato di un settore che da anni si trova in marcate situazioni di difficoltà. Al riguardo, si ricorda che le stime delle consistenze annuali in questione sono ottenute con una rilevazione basata su un campione di circa 9.000 aziende allevatrici operative in tutte le regioni e province autonome, selezionate su un universo di circa 250.000 aziende zootecniche. A partire dal 2009 tale indagine viene regolarmente effettuata in attuazione del Regolamento (CE) N. 1165/2008 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 relativo alle statistiche sul bestiame e sulla carne e che abroga le Direttive del Consiglio 93/23/CEE, 93/24/CEE e 93/25/CEE I patrimoni bovini e bufalini Nel 2013 il patrimonio nazionale di bovini risulta aumentato dell’1,8% rispetto all’anno precedente, attestandosi a 5.847 mila capi. Tale incremento è il risultato di aumenti per tutte le macro-categorie di bovini. Nel dettaglio, i bovini di età inferiore a 1 anno, con 1.609 mila capi registrano un significativo incremento del 5,6% rispetto al 2011 e di un punto percentuale in ordine di importanza nel patrimonio bovino nazionale del 2012 (dal 26,5% al 27,5%). All’interno di tale macro-categoria tutte le categorie si attribuiscono incrementi più o meno significativi, ad eccezione, ed in particolare i vitelli – femmine non destinati al macello (da 726 mila a 717 mila capi, pari al -1,2%). Da evidenziare il marcato aumento dei vitelli – maschi passati da 355 mila a 408 mila capi (+14,9%). Molto più contenuto l’incremento per i bovini da 1 a meno di 2 anni complessivamente considerati (da 1.365 mila a 1.375 mila capi, pari al +0,7%) con aumenti generalizzati per tutte le categorie di pertinenza. Pressoché invariata la consistenza dei bovini di 2 anni e più che registra un incremento di appena lo 0,3% rispetto al 2012 (da 2.855 mila a 2.863 mila capi), quale saldo, tuttavia, tra diminuzioni dello 0,2% attribuibile ai bovini-femmine. ed in particolare alla categoria complessiva delle vacche (da 2.238 mila a 2.193 mila capi, pari al -2,0%) e l’aumento delle manze e giovenche (+7,4%).

 

E’ appena il caso di accennare al numero di vacche da latte (1.862 mila capi), rimasto pressoché invariato rispetto al 2012 (+0,3%). Al contrario, all’interno dei bovini di 2 anni e più, aumentati complessivamente di 134 mila capi (+4,9%) soltanto femmine (manze e giovenche9 – da macello e le altre vacche (da carne e/o lavoro) calano lievemente rispettivamente di 18 mila capi (-24,7%) e 9 mila capi (-2,3%). Da evidenziare che l’incremento complessivamente registrato da tale macro-categoria fa aumentare la sua importanza nel patrimonio complessivo di 3,6 punti percentuali (da 46,1% a 49,7%). Dinamica costantemente crescente per gli allevamenti bufalini, che nel 2013 registrano un aumento marcato 54 mila capi (+15,4%), attestandosi a 403 mila capi, quale risultato finale di aumenti sia per le bufale (da 212 mila a 241 mila capi, pari al +13,8%)sia per gli “altri bufalini” (+ 25 mila capi, pari al +17,9%).

 

 



CONSISTENZE DI BESTIAME PER SPECIE E CATEGORIE (numero di capi in migliaia)

 

 

 

SPECIE E CATEGORIE

2012

2013

Var. % 2013/2012

 

SPECIE E CATEGORIE

2012

2013

Var. % 2013/2012

 

BOVINI

5.743

5.847

1,8

 

SUINI

8.662

8.562

-1,2

Bovini di meno di 1 anno

1.523

1.609

5,6

 

Lattonzoli di peso inferiore a Kg 20

1.407

1.450

3,1

a) destinati ad essere macellati come vitelli

442

484

9,5

 

Suini da Kg 20 a Kg 50 esclusi

1.526

1.546

1,3

b) altri (da ingrasso e da riproduzione)

1.081

1.125

4,1

 

Suini da ingrasso:

5.075

4.943

-2,6

Bovini da 1 anno e meno di 2 anni

1.365

1.375

0,7

 

Suini da riproduzione

654

623

-4,7

a) maschi

516

520

0,8

 

OVINI

7.016

7.182

2,4

b) femmine

849

855

0,7

 

Pecore ed agnelle montate

6.297

6.323

0,4

Bovini di 2 anni e più

2.855

2.863

0,3

 

Altri

719

859

19,5

a) maschi (manzi, buoi e tori)

76

89

17,1

 

CAPRINI

892

976

9,4

b) femmine

2.779

2.774

-0,2

 

Capre e caprette montate

735

797

8,4

BUFALINI

349

403

15,4

 

Altri

157

179

14

Bufale

212

241

13,8

 

EQUINI

456

457

0,2

Altri bufalini (compresi i vitelli bufalini)

137

162

17,9

 

 

 

 

 



 

OVINI E CAPRINI Gli ovini con 7,2 milioni di capi si attribuiscono nel 2013 un incremento di 166 mila capi (+2,4%), maggiormente rappresentato dagli “altri” ovini, diversi dalle pecore (+140 mila capi, pari al +19,5%). Dinamica analoga per i caprini, aumentati di 84 mila capi (+9,4$), prevalentemente nel numero di capre ed caprette montate (+8,4). EQUINI Con un incremento di appena 1.000 capi (+0,2%) nel 2013 si conferma ulteriormente la dinamica positiva iniziata dal 2005 del patrimonio equino, che, pertanto, risulterebbe ammontare a 457 mila capi.

 

Tale aumento è il saldo di incrementi per asini e muli, che complessivamente aumentano di 3 mila, in parte attenuato dalla flessione per 2.000 cavalli, attestatisi a 394 mila capi. SUINI In controtendenza con gli andamenti su indicati, il patrimonio suino con 8,6 milioni di capi risulterebbe lievemente diminuito rispetto al 2012 (- circa 100 mila capi, pari al -1,2%), quale risultato di dinamiche differenziate registrate per le macro-categorie relative ai suini di peso inferiore a 50 chilogrammi, ed in particolare quelli di peso inferiore a 20 chilogrammi (lattonzoli) attestatisi a 1.450 mila capi (+3,1%) ed i suini da 20 a 49 kg (+ 20 mila capi pari a +1,3%), negativamente controbilanciati dalle flessioni per i suini di peso di 50 chilogrammi ed oltre (calati complessivamente da 5.729 mila a 5.566 mila capi, pari a -2,8%), all’interno dei quali sono i suini da ingrasso con 4.943 mila capi ad attribuirsi in assoluto il decremento maggiore (-132 mila capi, pari a -2,6%), mentre quelli da riproduzione (scrofe e verri) registrerebbero una diminuzione di consistenza di appena 31 mila capi (-4,7%).

 

Trend decennale delle consistenze nazionali di bovini e bufalini, ovini, caprini, equini e suini (numero di capi in migliaia)

 

 

 

ANNI

BOVINI

BUFALINI

OVINI

CAPRINI

EQUINI

SUINI

2004

6.305

210

8.106

978

307

8.972

2005

6.252

205

7.954

946

309

9.200

2006

6.117

231

8.227

955

318

9.281

2007

6.283

294

8.237

920

350

9.273

2008

6.179

307

8.175

957

369

9.252

2009

6.103

344

8.013

961

386

9.157

2010

5.832

365

7.900

983

420

9.321

2011

5.898

354

7.943

960

424

9.351

2012

5.743

349

7.016

892

456

8.662

2013

5.847

403

7.182

976

457

8.562

Fonte: Istat

 Foto: Pixabay

Bruno Massoli – Statistico