Passi in avantii nella lotta contro la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata. La Commissione Fao sulla pesca ha approvato le “Linee guida volontarie per il comportamento dello Stato di bandiera”, linee guida internazionali che riterranno gli stati maggiormente responsabili per le attività dei pescherecci battenti la loro bandiera.
Le Voluntary Guidelines for Flag State Performance (Linee guida volontarie per il comportamento degli Stati di bandiera) precisano una serie di azioni che i paesi possono adottare per garantire che le navi registrate sotto la loro bandiera non pratichino attività di pesca IUU, una delle minacce più grandi per la pesca sostenibile e per i mezzi di sussistenza che da essa dipendono. Anche se le linee guida sono volontarie, la loro approvazione da parte dei membri della Commissione Pesca della FAO (COFI), che si è riunita a Roma, è un segnale forte da parte dei paesi della loro intenzione di aderire a un insieme condiviso di standard per le prestazioni dello Stato di bandiera. Elaborate in diversi anni di negoziati, le linee guida godono adesso di un ampio sostegno internazionale.
E’ difficile quantificare in modo preciso, ma si ritiene che la pesca IUU, di molto aumentata negli ultimi 20 anni, ammonti a una quantità compresa tra gli 11 e i 26 milioni di tonnellate pescato all’anno, per un valore tra i 10 ed i 23 miliardi di dollari.
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Cosimo Colasanto