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Stime in crescita per il mercato della carne, uova e pollame guidano la ripresa

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Ripresa dei consumi, grazie soprattutto ai nuovi Paesi che entreranno nell’Unione. È positivo il bilancio prospettato dall’Outlook di medio periodo elaborato dalla Dg Agricoltura della Commissione Europea che stima un miglioramento della domanda mondiale di carne con riflessi positivi sulla produzione europea. Sembra quindi alle spalle il 2013, anno con il più basso livello di consumo di carne da 11 anni, pari a un consumo pro-capite di 64,7 Kg). Secondo la Commissione entro ill 2023 il lento recupero potrebbe attestarsi a 66,1 kg pro-capite.

Avicoltura più dinamica – Tra i settori che si faranno notare c’è l’avicoltura, con una maggiore vivacità nel consumo del pollame grazie alla maggiore competitività dei prezzi e la richiesta di carni bianche: la produzione dovrebbe crescere ad un ritmo dello 0,8% medio annuo nel periodo in esame, sino a raggiungere 13,6 milioni di tonnellate nel 2023.Per contro bovini e ovini sono destinatui a contrazioni, più evidenti nel settore bovino che secondo la Commissione subirà una flessione della produzione dell 7% nel 2023 portandosi a 7,6 milioni di tonnellate (peso carcassa). A incidere, secondo le stime del rapporto, anche l’aumento dei bovini da latte sul totale della consistenza.

La carne di maiale continuerà ad essere la preferita dai consumatori europei, tornando a crescere (nel 2023 a 23,4 milioni di tonnellate), dopo i cali dovuti alle norme sul benessere animale. Si tratta di un incremento di modesta entità (+2,8% rispetto alla media del triennio 2010-2012), a causa delle direttive in materia ambientale che potrebbero vincolare significativamente la perfomance di alcuni dei principali Paesi produttori (Paesi Bassi e Francia).

 Foto: Pixabay

Cosimo Colasanto