Home Economia Croccantini o bocconcini? L’alimentazione del gatto spiegata dall’esperto

Croccantini o bocconcini? L’alimentazione del gatto spiegata dall’esperto

796
0

Croccantini secchi, paté o bocconcini? Il rapporto tra il gatto e il cibo è molto importante e più complesso di quello che comunemente si è portati a pensare. Dall’abitudine del gatto alla routine, alla ciotola d’acqua fresca sempre disponibile, i consigli per non sbagliare arrivano da Stefano Bo, veterinario della Società Italiana di Medicina Felina. Il gatto è un animale molto esigente.

Quali sono i criteri generali da tenere a mente per alimentarlo in modo corretto?  

Il fabbisogno energetico e nutritivo del gatto dipende da vari fattori come l’età, il peso, la presenza di eventuali patologie, l’attività fisica. Attualmente per i gatti esistono in commercio numerose linee in grado di soddisfare ogni esigenza: si va infatti da prodotti ideali per la crescita e lo sviluppo del gattino, a gamme di scatolette e croccantini per i gatti adulti, per quelli sterilizzati, per quelli che tendono all’obesità e per i mici che devono riprendersi da una malattia, fino ad arrivare a specifiche linee di prodotti per gatti anziani. Non dobbiamo poi mai dimenticare che una corretta alimentazione richiede la somministrazione di pasti a orari prestabiliti, con una percentuale di cibo uguale a ogni pasto. In questo modo il gatto può abituarsi a una routine, e questo gli consente di mantenersi in forma e sano. Bocconcini e croccantini: cibo umido e cibo secco, due lati di una stessa medaglia. L’offerta alimentare per i gatti è piuttosto diversificata.

Tra l’alimentazione secca e quella umida quale è meglio scegliere per il benessere del nostro amico a quattro zampe?

Entrambi i tipi di alimentazione hanno caratteristiche e delle proprietà che ne possono consigliare o sconsigliare l’uso. Molto dipende dalle condizioni in cui essi vengono utilizzati e dalle caratteristiche del nostro gatto.  Spieghiamo, allora, quali sono gli aspetti positivi e quali quelli negativi del cibo secco. Diversi sono gli aspetti positivi di questo tipo di alimentazione. Bilanciati dal punto di vista nutrizionale a dalla consistenza croccante, gli alimenti secchi sono particolarmente apprezzati dai gatti. Trattandosi di cibi cui è stata tolta la componente umida, sono facilmente somministrabili in piccole razioni. Inoltre, essendo secchi, non emanano odori sgradevoli. I croccantini sono poi di ausilio per la pulizia dei denti del micio, poiché riducono la formazione del tartaro. Quanto agli aspetti negativi: il cibo secco ha una maggiore concentrazione calorica se confrontato con la stessa quantità di cibo umido e può causare più facilmente obesità: meglio evitare, quindi, di lasciare cibi secchi a disposizione “a volontà” nella ciotola del nostro piccolo amico. I cibi secchi, poi, per via della mancanza di umidità che li caratterizza, aumentano la sete del gatto e sono stati spesso associati a problemi delle vie urinarie: per ovviare a entrambe queste problematiche è necessario accertarsi che il micio abbia sempre a disposizione una ciotola d’acqua fresca. Può essere utile ricorrere alle fontanelle o al classico ‘rubinetto lasciato aperto’.  

Quali sono, invece, gli aspetti positivi e quali quelli negativi del cibo umido?

Quanto agli aspetti positivi dei cibi umidi possiamo affermare che con questa tipologia di alimentazione il gatto si sazia più facilmente, riducendo il rischio di obesità. Bocconcini e paté contengono meno carboidrati, più acqua e più proteine dei cibi secchi. Sono in particolare ideali per i gatti anziani o con problemi dentali; il loro odore li rende appetibili anche ai mici con scarso appetito. Quanto agli aspetti negativi c’è da dire che queste formulazioni umide, se rimangono esposte all’aria perché non consumate del tutto, cambiano odore e l’avanzo diventa meno, o per niente, gradito dal gatto – si può ovviare al problema trasferendo il contenuto avanzato nella scatoletta in un sottovuoto per alimenti subito dopo averlo aperto. Nei mesi estivi i cibi umidi, inoltre, deperiscono rapidamente. E’ bene inoltre ricordare, per i padroni dei gatti, che i costi legati a una dieta basata esclusivamente su alimenti umidi sono maggiori rispetto a quelli di una dieta basata solo su cibi secchi, e che i cibi umidi emanano odori poco gradevoli per l’olfatto umano. Potrebbe capitare di dover cambiare alimentazione al nostro amico micio passando, ad esempio, dai croccantini al cibo umido, o viceversa.

Come è meglio comportarsi?

 Il gatto è un animale molto esigente: la dieta a cui è abituato non va mai interrotta bruscamente. Meglio, invece, offrire il nuovo alimento insieme a quello precedente. Se intendete, ad esempio, passare dal cibo umido a quello secco, fatelo in modo graduale nell’arco di sette-dieci giorni. E fate sempre in modo che il gatto abbia a disposizione abbondante acqua fresca, perché gli alimenti secchi contengono solo il 10% di umidità. Il cambio troppo rapido o improvviso può portare a fenomeni di diarrea o vomito.

 

Foto: © g215 – Fotolia.com.jpg

Miriam Cesta