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Mais e soia, le esportazioni statunitensi aumentano

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Il World Agricultural Supply and Demand Estimates Report (WASDE) non lascia spazio a dubbi: le esportazioni statunitensi di mais e soia continuano ad un ritmo sostenuto e l’entità dei movimenti registrati fino ad oggi fa aumentare anche le previsioni per il futuro.

 

Le stime per l’annata 2013-2014 parlano di esportazioni pari a 1,225 miliardi di bushel di mais e 1,37 miliardi di bushel di soia. In particolare, i dati riferiti al periodo tra il primo settembre – data di inizio del nuovo anno commerciale – e il 31 ottobre, corrispondenti al 17% delle proiezioni del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti riguardanti il mais e il 25% di quelle riguardanti la soia, parlano di 206,7 milioni di bushel di mais e 338,5 milioni di bushel di soia. Considerando anche il prodotto non ancora consegnato le stime salgono a 808 milioni e 1,184 miliardi di bushel, rispettivamente l’88 e il 25% in più rispetto a un anno fa e il 66 e l’86% delle proiezioni del Dipartimento dell’Agricoltura per il nuovo anno. In entrambi i casi a giocare un ruolo determinante sono le richieste da parte della Cina. 14 milioni di bushel di soia sono però stati venduti alla Russia.

 

Gli esperti non escludono che le esportazioni di mais possano superare le stime riducendo significativamente gli stock residui a fine anno. Tuttavia non sono previsti aumenti dei prezzi. Nel caso della soia, invece, è già previsto che gli stock residui saranno limitati; per questo il superamento delle stime potrebbe favorire il mantenimento di prezzi elevati.

 

Foto: Pixabay

Silvia Soligon