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Cereali: prezzi “freddi”a settembre

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Settembre ha mostrato una fase di ribassi per i prezzi all’ingrosso del frumento duro e del mais secco nazionali. Sono i dati elaborati e diffusi da Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti). Particolarmente accentuato il calo evidenziato dal mais, i cui valori, risentendo del clima ribassista sul mercato internazionale, dove ci si attende una produzione mondiale su livelli record, hanno perso il 7,7% rispetto ad agosto. In diminuzione, sebbene più contenuta rispetto al mais, anche i prezzi del frumento duro nazionale, la cui variazione mensile è stata del -3%. Valori praticamente invariati,   invece, per i frumenti teneri nazionali destinati alla panificazione (-0,4%).

Al contrario, per il frumento tenero estero di provenienza nordamericana (North – Spring) si è registrata una flessione del 2,8%.   Il mais, i cui valori a fine settembre hanno raggiunto i minimi degli ultimi tre anni, è la merceologia che fa segnare il calo più ampio rispetto allo scorso anno: -27,8%. Anche per i frumenti nazionali è emerso un   differenziale negativo rispetto ai livelli di un anno fa, più pesante per il frumento tenero (-25%) rispetto al frumento duro (-5,9%). Dinamica anno su anno negativa che ha interessato anche i prezzi del frumento   tenero estero, sebbene meno accentuata (-17,5%) rispetto al frumento tenero nazionale.

 

Foto: Pixabay

Red.