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Cina, previsto un aumento delle importazioni di DDGS per la mangimistica

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Il prossimo anno l’aumento della produzione di mais negli Stati Uniti e la forte domanda interna potrebbero far raggiungere livelli da record alle importazioni cinesi di distillati secchi di cereali solubili (dried distillers grains with solubles, DDGS). Ad aumentare la domanda interna è la richiesta sempre maggiore da parte dei consumatori di carne, uova e latte, ottenuti da allevamenti in cui i DDGS rappresentano un’alternativa più economica all’uso di mais e farine ricche di proteine per produrre i mangimi.

 

L’industria mangimistica cinese utilizza 1 tonellata di DDGS per sostituire una miscela di 0,47 tonnellate di farina e 0,53 tonnellate di mais. Tuttavia il tentativo da parte di Pechino di scoraggiare la produzione di etanolo basata sul mais ha ridotto sensibilmente le provviste interne di DDG. D’altra parte, le scorte statunitensi dovrebbero aumentare. Secondo gli esperti il risparmio ottenibile dalla Cina importando dagli Stati Uniti è di circa 160 dollari alla tonnellata. Tuttavia negli ultimi anni l’importazione cinese di DDGS è stata ostacolata dalle misure antidumping. La loro cessazione e la diminuzione dei prezzi portano ora ad ipotizzare un aumento delle importazioni, tendenza già rilevata nello scorso mese di luglio, quando è stato registrato un aumento del 24,6% rispetto allo scorso anno. Nel 2014 questo fenomeno dovrebbe far raggiunge i 4 milioni di tonnellate importate. Fan Wenmin, general manager del portale foodchina, ipotizza che entro il 2020 la domanda annuale potrebbe toccare i 12,5 milioni di tonnellate, con un volume di DDGS pari al 5% dei 250 milioni di tonnellate di mangime che saranno prodotti.

 

Foto: Pixabay

Silvia Soligon