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Cina, l’industria mangimistica aumenta le importazioni di soia

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Il consumo di carne in Cina è aumentato fortemente negli ultimi decenni e la richiesta di materie prime per l’industria mangimistica è cresciuto di conseguenza. La situazione è arrivata ad un punto tale che l’80% del fabbisogno annuale di soia non dipende dalla necessità di produrre prodotti a base di questo legume per l’alimentazione umana – ad esempio tofu – ma da quella di produrre cibo per gli allevamenti. “La richiesta maggiore è quella per la farina di soia – spiega Zhang Lanlan, esperto della Sublime China Information Co. – La domanda di olio e mangimi sta aumentando date l’urbanizzazione e la popolazione della Cina”.

 

Lo scorso anno la nazione ha prodotto circa 12,8 milioni di tonnellate di soia contro i 58,38 milioni di tonnellate importate – l’11,2% in più rispetto al 2011 – il 44% delle quali provenienti dagli Stati Uniti. Proprio dagli Stati Uniti arrivano le previsioni per l’anno corrente, che parlano di importazioni variabili tra i 63 e i 67,5 milioni di tonnellate e di una produzione interna stabile a 12 milioni di tonnellate. La crisi vissuta dal settore avicolo a causa dell’influenza aviaria H7N9 ha momentaneamente ridotto le richieste, ma secondo gli esperti tutto sta ora tornando alla normalità e l’industria della lavorazione della soia è pronta ad accogliere più di 100 milioni di tonnellate del legume. Nemmeno la diminuzione della crescita economica del paese sembra influenzare le richieste.

 

Fra le varietà importante ne sono incluse anche di geneticamente modificate. A tal proposito, il dibattito interno al paese non è molto acceso e il People’s Daily, organo di stampa legato al Partito Comunista cinese, rassicura la popolazione: “La soia geneticamente modificata importata è sicura da mangiare. Le persone non hanno nulla da temere”. E dato che, come ha sottolineato Gao Yanbin, esperto della Jinshi Futures, “la condizione economica della Cina è sfavorevole, ma al contrario il consumo di cibo sta aumentando”, la tendenza all’aumento delle importazioni è destinata a persistere.

 

Foto: Pixabay

Silvia Soligon