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Mais: raccolti mondiali in aumento,ma restano tensioni sui mercati

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Mais: raccolti mondiali in aumento,
ma restano tensioni sui mercati
 
 
I dati del bollettino trimestrale Ismea
 
 
 
Numeri e valori ancora contrastati e sui quali si proietta la pressione delle forti oscillazioni di prezzi e produzione delle scorse stagioni. Si presenta così il mercato dei cereali nell’analisi del bollettino dell’Ismea riferito al secondo trimestre dell’anno. Ad esempio, per quanto riguarda il mais le stime della campagna di commercializzazione 2013/14 evidenziano una netta crescita dei raccolti (+10,7% sul 2012). Ancora più ottimisticamente l’aggiornamento dell’International Grains Council (Igc) di luglio 2013 indica una significativa progressione annua dei raccolti mondiali di mais (+11% a 946 milioni di tonnellate) in ragione dell’aumento dei rendimenti ad ettaro. Sempre che le condizioni meteorologiche si mantengono favorevoli e in linea con le stime.
 
Nel dettaglio, sottolinea Ismea, le stime Igc per la campagna di commercializzazione appena iniziata indicano che i raccolti mondiali di mais dovrebbero soddisfare ampiamente la domanda, che 
aumenterebbe del 6% circa in ragione sia del crescente uso di mangimi – dovuto al consolidamento del cambiamento della dieta nei paesi asiatici  – sia dell’aumento degli usi industriali soprattutto negli Usa. Parallelamente, la domanda mondiale, anch’essa in aumento, dovrebbe attestarsi comunque su livelli più bassi dei raccolti, determinando un netto recupero delle scorte (+25%), rispetto ai minimi dello scorso anno.
 
Rispetto agli anni precedenti si manifesta una raffreddamento congiunturale dei prezzi: nel II trimestre 2013, i prezzi mondiali della granella di mais si sono attestati su livelli più contenuti rispetto al precedente trimestre (- 3,8%) in considerazione delle prospettive di maggiori raccolti, ma a conferma di un mercato che ancora non ha trovato un equilibrio si osserva una variazione tendenziale al rialzo. Restando al mais, sul fronte dell’approvvigionamento, nei primi quattro mesi dell’anno è emerso un peggioramento tendenziale del deficit strutturale della bilancia commerciale della granella da imputare alla forte progressione degli acquisti e dei valori. Nello specifico dei prezzi, nel secondo trimestre solo la soia sale: un lieve incremento congiunturale da imputare alla rivalutazione del prezzo a maggio 2013.
 
Condizioni meteo sfavorevoli
 
Sul versante nazionale della produzione, la situazione di mais, orzo e soia appare ad oggi ancora poco definita. Per il mais l’Ismea ha effettuato, alla fine dello scorso mese di giugno, una stima dell’andamento delle semine primaverili attraverso informazioni raccolte presso testimoni previlegiati tra gli operatori di mercato. Le avverse condizioni climatiche hanno compromesso significativamente le operazioni di semina del mais, impedendole in alcuni casi. Le indicazioni dimostrano una contrazione delle superfici pari a circa il 12%, scendendo così a circa 860 mila ettari (-117 mila ettari sul 2012), il livello più basso almeno degli ultimi dieci anni. “Fino alla prima metà del mese di giugno le informazioni raccolte seppur frammentarie prospettavano uno scenario ancora più pessimistico – si legge nel bollettino – di quello indicato; successivamente, con l’utilizzo di varietà di mais più precoci è stato possibile un leggero recupero delle superfici. È da evidenziare, inoltre, che il calo degli investimenti a mais è stato causato, oltre che dagli avversi eventi metereologici, anche delle problematiche di ordine sanitario che avevano caratterizzato i raccolti dello scorso anno”.
 
Per il frumento, le prime indicazioni per la prossima campagna di commercializzazione 2013/14 indicano un aumento dell’offerta mondiale di frumento (+4,3% sul 2012), mentre la domanda mondiale dovrebbe registrare una lieve progressione (+1,2%) attestandosi su livelli di poco inferiori ai raccolti. Questo orienta la stima degli stock in aumento (+0,9%). Capitolo prezzi. Nel II trimestre 2013, la granella di frumento tenero ha mostrato in calo e coerentemente con il trend seguito dal prezzo mondiale del frumento tenero, fa sapere Ismea, anche il prodotto nazionale ha mostrato nel II trimestre 2013 una tendenza flessiva di rilievo su base congiunturale.
 
Dal confronto con lo stesso periodo del 2012, i prezzi medi si sono invece mantenuti su livelli più
elevati. I dati più recenti riferiti al mese di luglio, che rappresenta l’avvio della campagna di commercializzazione 2013/14, evidenziano una flessione delle quotazioni all’origine del frumento sulla scia dell’andamento internazionale, in ragione della progressione dell’offerta mondiale stimata nel 2013. In particolare, il calo che si sta registrando a luglio è molto più marcato per il frumento tenero rispetto a quello osservato per il frumento duro. 

Numeri e valori ancora contrastati e sui quali si proietta la pressione delle forti oscillazioni di prezzi e produzione delle scorse stagioni. Si presenta così il mercato dei cereali nell’analisi del bollettino dell’Ismea riferito al secondo trimestre dell’anno. Ad esempio, per quanto riguarda il mais le stime della campagna di commercializzazione 2013/14 evidenziano una netta crescita dei raccolti (+10,7% sul 2012). Ancora più ottimisticamente l’aggiornamento dell’International Grains Council (Igc) di luglio 2013 indica una significativa progressione annua dei raccolti mondiali di mais (+11% a 946 milioni di tonnellate) in ragione dell’aumento dei rendimenti ad ettaro. Sempre che le condizioni meteorologiche si mantengono favorevoli e in linea con le stime. 


Nel dettaglio, sottolinea Ismea, le stime Igc per la campagna di commercializzazione appena iniziata indicano che i raccolti mondiali di mais dovrebbero soddisfare ampiamente la domanda, che aumenterebbe del 6% circa in ragione sia del crescente uso di mangimi – dovuto al consolidamento del cambiamento della dieta nei paesi asiatici  – sia dell’aumento degli usi industriali soprattutto negli Usa. Parallelamente, la domanda mondiale, anch’essa in aumento, dovrebbe attestarsi comunque su livelli più bassi dei raccolti, determinando un netto recupero delle scorte (+25%), rispetto ai minimi dello scorso anno. 


Rispetto agli anni precedenti si manifesta un raffreddamento congiunturale dei prezzi: nel II trimestre 2013, i prezzi mondiali della granella di mais si sono attestati su livelli più contenuti rispetto al precedente trimestre (- 3,8%) in considerazione delle prospettive di maggiori raccolti, ma a conferma di un mercato che ancora non ha trovato un equilibrio si osserva una variazione tendenziale al rialzo. Restando al mais, sul fronte dell’approvvigionamento, nei primi quattro mesi dell’anno è emerso un peggioramento tendenziale del deficit strutturale della bilancia commerciale della granella da imputare alla forte progressione degli acquisti e dei valori. Nello specifico dei prezzi, nel secondo trimestre solo la soia sale: un lieve incremento congiunturale da imputare alla rivalutazione del prezzo a maggio 2013. 


Condizioni meteo sfavorevoli 

Sul versante nazionale della produzione, la situazione di mais, orzo e soia appare ad oggi ancora poco definita. Per il mais l’Ismea ha effettuato, alla fine dello scorso mese di giugno, una stima dell’andamento delle semine primaverili attraverso informazioni raccolte presso testimoni previlegiati tra gli operatori di mercato. Le avverse condizioni climatiche hanno compromesso significativamente le operazioni di semina del mais, impedendole in alcuni casi. Le indicazioni dimostrano una contrazione delle superfici pari a circa il 12%, scendendo così a circa 860 mila ettari (-117 mila ettari sul 2012), il livello più basso almeno degli ultimi dieci anni. “Fino alla prima metà del mese di giugno le informazioni raccolte seppur frammentarie prospettavano uno scenario ancora più pessimistico – si legge nel bollettino – di quello indicato; successivamente, con l’utilizzo di varietà di mais più precoci è stato possibile un leggero recupero delle superfici. È da evidenziare, inoltre, che il calo degli investimenti a mais è stato causato, oltre che dagli avversi eventi metereologici, anche delle problematiche di ordine sanitario che avevano caratterizzato i raccolti dello scorso anno”. 


Per il frumento, le prime indicazioni per la prossima campagna di commercializzazione 2013/14 indicano un aumento dell’offerta mondiale di frumento (+4,3% sul 2012), mentre la domanda mondiale dovrebbe registrare una lieve progressione (+1,2%) attestandosi su livelli di poco inferiori ai raccolti. Questo orienta la stima degli stock in aumento (+0,9%). Capitolo prezzi. Nel II trimestre 2013, la granella di frumento tenero ha mostrato in calo e coerentemente con il trend seguito dal prezzo mondiale del frumento tenero, fa sapere Ismea, anche il prodotto nazionale ha mostrato nel II trimestre 2013 una tendenza flessiva di rilievo su base congiunturale. 


Dal confronto con lo stesso periodo del 2012, i prezzi medi si sono invece mantenuti su livelli più elevati. I dati più recenti riferiti al mese di luglio, che rappresenta l’avvio della campagna di commercializzazione 2013/14, evidenziano una flessione delle quotazioni all’origine del frumento sulla scia dell’andamento internazionale, in ragione della progressione dell’offerta mondiale stimata nel 2013. In particolare, il calo che si sta registrando a luglio è molto più marcato per il frumento tenero rispetto a quello osservato per il frumento duro.

 Foto: Pixabay

Redazione