Nel 2012 la produzione di mangimi composti dei 27 Paesi dell’Unione Europea ha toccato quota 152,7 milioni di tonnellate, con una crescita dello 0,7 per cento rispetto ai valori del 2011. È uno dei dati emersi durante il 26° Congresso Fefac (Federazione europea dei produttori di alimenti composti) che si è appena concluso a Cracovia, in Polonia. Interessanti anche i dati scomposti per settori zootecnici, che riflettono una situazione a più velocità sulla quale hanno pesato due fattori, la fragilità dello scenario economico e l’impennata dei prezzi della materie prime, che hanno influenzato la domanda del mercato.
In particolare a risentire maggiormente del contesto economico è stato il settore suinicolo, con un calo della produzione pari a 1,4 per cento, mentre la produzione per l’alimentazione dei bovini ha fatto segnare una crescita del 2,4 per cento recuperando la caduta del 2011. Continua la crescita sul mercato europeo della produzione per il settore avicolo, sia in termini assoluti, con una performance di crescita nel 2012 dell’1,5 per cento, sia in termini di settore, rafforzando la sua posizione leader nel segmento dei mangimi composti con uno scatto in avanti rispetto alla produzione destinata ai suini, secondo comparto per valori produttivi.
I dati italiani saranno comunicati durante l’Assemblea generale di Assalzoo – l’Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici – che si terrà, il 14 giugno p.v., in sessione pubblica, a Ospedaletto di Pescantina – Verona, presso l’Hotel Villa Quaranta, a partire dalle ore 14,30. Gli “stati generali” dei produttori italiani di mangimi si riuniranno, infatti, per fare il punto sulla attuale situazione economica del settore e sugli aspetti più importanti dell’agenda agroalimentare per rilanciare la crescita e favorire la produzione industriale.
red.