Più pasta e meno bistecche. La crisi economica morde anche a tavola, cambiando abitudini e menu e spingendo i consumatori italiani verso modelli di spesa estremamente prudenti, che si sono accentuati dalla fine dell’estate. I consumi alimentari hanno fatto registrare indici in rosso tra il 4 e il 6%. A settembre l’indicatore dei consumi di Confcommercio (icc) indica una diminuzione del 4,2% su base annua ed una flessione dello 0,8% rispetto al mese precedente”.
Il capitolo riguardante prodotti alimentari, bevande e tabacchi ha fatto registrare variazioni tendenziali negative in valore (-2,8%) e quantità (-5,7%). La stretta economica si riflette sulle scelte alimentari: gli italiani portano a tavola più pasta (+3%) e meno bistecche (-5,5%), quasi una famiglia su quattro (24%) si trova in difficoltà economiche. La Confcommercio prevede per fine anno un calo a valori costanti per i soli consumi alimentari del 2,8%, che equivale per il settore ad una contrazione in termini reali tra il 2007 e il 2012 di quasi 10 punti percentuali. (c.c.)
Foto: Pixabay
co.col.