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Due uova al giorno (se buone)tolgono il colesterolo di torno

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La bontà delle uova dipende dall’età e dall’alimentazione delle galline che le producono. Affermazione che, applicando il detto filosofico “siamo quello che mangiamo” anche agli animali, trova per la prima volta conferma nei risultati di una ricerca condotta all’Università di Tel Aviv (Israele) pubblicata sul Journal of Agricultural and Food Chemistry. E che potrebbe cambiare totalmente le indicazioni date fino ad oggi dagli esperti di nutrizione, secondo cui esagerare con il consumo di uova danneggerebbe la salute a causa degli elevati contenuti in acidi grassi omega-6.

Niva Shapira, ricercatrice della School of Health Professions dell’Università di Tel Aviv, sottolinea però che non tutte le uova sono uguali. Nei suoi studi ha ottenuto delle uova a basso contenuto di omega-6 e alte concentrazioni di antiossidanti da galline giovani – nei cui tessuti non si erano ancora accumulati alti livelli dei pericolosi grassi – alimentate con mangimi a base di grano, orzo e sorgo, ricchi in antiossidanti e poveri di omega-6. Queste “uova ideali” sono state poi utilizzate in test in cui i partecipanti sono stati istruiti a mangiarne due al giorno. Per effettuare un confronto, ad altri soggetti è stato chiesto di mangiare ogni giorno due uova “standard” (di quelle disponibili sul mercato). Infine, un terzo gruppo di soggetti ha mangiato solo 2-4 uova “standard” alla settimana. Il risultato? Se due uova “standard” al giorno aumentano l’ossidazione del colesterolo “cattivo” del 40%, quelle “ideali” permettono di raddoppiarne il consumo giornaliero rispetto a quanto generalmente raccomandato mantenendo i valori di colesterolo nella norma.

Shapira ammette che le uova più sane hanno un costo più elevato, ma, allo stesso tempo, afferma: “Oltre a ottimizzare i costi dell’alimentazione delle galline, gli allevatori dovrebbero pensare alla salute del consumatore”. E, in questo, dovrebbero essere supportati dalle autorità locali.

Foto: Pixabay

Silvia Soligon