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L’interscambio agroalimentaredell’Italia nel 2010

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L’import è stato ben controbilanciato

dalle vendite all’estero. Buoni gli incrementi.

Il disavanzo è stato di soli 22 milioni di euro.

 

La produzione e il commercio dei prodotti agroalimentari sono stati caratterizzati negli ultimi anni da alcuni fenomeni di carattere economico e sociale che ne hanno profondamente modificato l’immagine e gli equilibri, quali, ad esempio, l’ingresso nelle economie di mercato di realtà agricole quali Russia, Cina, India e Brasile, unitamente al marcato aumento dei prezzi delle materie prime di origine agricola, finendo con in creare momenti di forti tensione nel settore.

Dalla lettura degli ultimi dati resi disponibili per singola merce e Paese dall’Istat con riferimento all’interscambio agroalimentare, nei primi nove mesi del 2010 si sono ulteriormente confermate le considerazioni avanzate da alcuni esperti circa le difficoltà in cui si trovano i nostri prodotti agricoli, evidenti soprattutto sul fronte delle importazioni.

A tutto settembre 2010 il valore complessivo dei nostri acquisti dall’estero di prodotti agricoli ed alimentari si è attestato a 25,5 miliardi di euro controbilanciato positivamente da 19,8 miliardi di euro provenienti dalle nostre vendite all’estero, con incrementi rispetto al corrispondente periodo del 2009 pari rispettivamente al +6,4% e +8,3%), evidenziando, in pratica, una situazione di equilibrio con una decisa crescita delle esportazioni e più contenuta per le importazioni, con un disavanzo della bilancia agroalimentare di soli 22 milioni di euro, quale saldo di dinamiche molto differenziate a livello di singolo comparto.

 

VALORE DELL’INTERSCAMBIO AGROALIMENTARE( milioni di euro ; periodo gennaio-settembre )

 

COMPARTI

Import

export

Variazioni 2010/2009

import

export

import

export

Valori assoluti

Percentuali

AGROALIMENTARE

25.468,18

19.780,75

1.532,90

1.511,28

6,4

8,3

Animali vivi

1.100,12

34,981

79,051

-2,492

7,7

-6,7

Carni e frattaglie commestibili

3.217,66

1.155,00

131,26

135,263

4,3

13,3

Prodotti ittici

2.224,45

267,471

200,35

4,937

9,9

1,9

Latte e derivati ; uova miele naturale; altri prodotti di origine animale

2.611,12

1.494,31

438,685

283,354

20,2

23,4

Cereali

1.375,78

453,204

-35,276

-30,485

-2,5

-6,3

Residui delle industrie alimentari; alimenti preparati per gli animali

1.155,70

353,254

-30,232

31,025

-2,5

9,6

Altri prodotti agricoli ed agroalimentari

13.783,36

16.022,53

749,062

1.089,68

5,7

7,3

Fonte: Elaborazioni Assalzoo su dati Istat

 

 

Infatti, le carni ed i prodotti lattiero caseari, che da soli incidono per il 22-23% sul valore complessivo delle importazioni, registrano incrementi rispettivamente del 4,3% e 20,2% a fronte di quelli relativi l’export (+13,3% e +23,4%), mentre lo scarto del valore tra import ed export è di 8 punti percentuali per i prodotti ittici. La differenza tra acquisti e venite di prodotti agroalimentari assume addirittura andamenti divergenti per gli animali vivi (import +7,7% ed export -6,7%) e per i mangimi e residui dell’industria alimentare (-2,5% per l’import e +9,6% per l’export). Da evidenziare, infine, la dinamica per il comparto dei cereali, per il quale il valore delle esportazioni risulta diminuito in misura maggiore di quello delle esportazioni (-6,3% contro il -2,5%).

 

Il comparto delle carni

Nell’ambito del comparto delle carni e frattaglie commestibili, nel periodo gennaio-settembre 2010 le quantità di quelle fresche, refrigerate o congelate complessivamente importate ammontano a 1,5 milioni di tonnellate contro gli 1,4 milioni del corrispondente periodo 2009 (+7,1%) solo in parte controbilanciate dalle nostre vendite all’estero pari a 369 mila tonnellate (+22,0%). Le maggiori importazioni hanno riguardato le carni suine con 713 mila tonnellate acquistate (+79 mila tonnellate, pari al +12,5% rispetto all’anno precedente), seguite dalle carni bovine (+1.9%) e di pollame (+17,9%), per le quali, tuttavia, si registrano incrementi relativi nelle relative esportazioni pari rispettivamente al +22,2% e 36,9% rispetto al pari periodo del 2009. Sempre in termini relativi, è da segnalare il balzo registrato dall’export di carni ovi-caprine (+50,5) a fronte di un calo nell’import (-2,6%) e quello inverso delle carni e frattaglie di “altri animali” (conigli, lepri, ecc.) con un marcato aumento nell’import (+26,0%) ed un altrettanto decremento nell’export (-28,8%).

 

CARNI FRESCHE, REFRIGERATE E CONGELATE(quantità in tonnellate; periodo gennaio-settembre)

 

TIPI DI CARNI

Import

export

Variazioni 2010/2009

import

export

import

export

Valori assoluti

Percentuali

Carni bovine

339.072

96.409

6.313

17.534

1,9

22,2

Carni suine

712.970

59.072

79.028

2.062

12,5

3,6

Carni ovi-caprine

19.234

1.212

-516

407

-2,6

50,5

Carni equine

20.666

1.589

229

-165

1,1

-9,4

Carni e frattaglie di pollame

31.869

111.688

4.831

30.076

17,9

36,9

Carni e frattaglie di conigli, lepri, piccioni e altri animali

7.340

2.265

1.514

-917

26,0

-28,8

TOTALE CARNI

1.470.224

368.643

97.711

66.531

7,1

22,0

Fonte: Elaborazioni Assalzoo su dati Istat

 

 

Il comparto degli animali vivi

Con riferimento agli animali vivi, nei primi nove mesi del 2010 l’interscambio internazionale evidenzia flessioni sia nell’import che nell’export per bovini, suini ed ovicaprini, mentre registra un incremento nel numero di capi di provenienza estera per equini (+13,0%), solo in minima parte controbilanciato da un corrispondente incremento nelle vendite all’estero pari rispettivamente a +26,9%. Per gli avicoli, al contrario, a fronte di acquisti per 8,5 milioni di capi, ne sono stati esportati complessivamente 20,1 milioni, con un saldo positivo di 2,6 milioni di capi nel rapporto tra le esportazioni nette dei due anni considerati. In particolare, i diminuiti acquisti dall’estero di bovini e suini indicano una crescente tendenza ad importare prodotti carnei piuttosto che animali sia da macello che da allevamento.

 

ANIMALI VIVI(numero di capi; periodo gennaio- settembre )

 

TIPI DI ANIMALI

Import

export

Variazioni 2010/2009

import

export

import

export

Valori assoluti

Percentuali

EQUINI

38.653

849

4.432

180

13,0

26,9

BOVINI

989.922

25.952

-14.451

-2.725

-1,4

-9,5

SUINI

733.344

15.929

-28.701

-57.341

-3,8

-78,3

OVI-CAPRINI

1.138..672

778

-6.326

-1.609

-0,6

-67,4

AVICOLI

8.495..313

20.067.657

2.402.903

5.039.170

39,4

33,5

Fonte: Elaborazioni Assalzoo su dati Istat

 

 

Il comparto dei mangimi composti

Con riferimento ai mangimi composti secondo la loro composizione di base, nei primi nove mesi del 2010 le quantità totali acquistate dall’estero, pari a 426 mila tonnellate per un valore di poco meno di 494 milioni di euro, mostrano incrementi rispettivamente del 4,7% e 9,5% rispetto al corrispondente periodo del 2009, mentre le nostre esportazioni si ascrivono incrementi dell’11,9% per le quantità e del 9,5% in valore. Ne consegue un passivo nel saldo di 321 milioni di euro (circa 28 milioni di euro in più rispetto al 2009). Occorre, tuttavia, far presente che i nostri movimenti con l’estero hanno interessato marcatamente gli “altri mangimi”, in termini di importazioni (+19,2 mila tonnellate con un maggiore esborso di circa 14 milioni di euro, pari rispettivamente al +15,7% e +16,7%) ma in misura ancor più sensibile con riferimento all’export (+45,5% e 59,0%). Seguono i mangimi a base di cereali con import pari +2,1% e +4,5% rispettivamente per le quantità e relativi esborsi, cui fanno riscontro, tuttavia, incrementi molto modesti del +0,5% e +2,6% per le nostre esportazioni. E’ appena il caso di evidenziare il boom conseguito dalle nostre esportazioni di mangimi a base di latte, con +102,9 per le quantità e +78,4% in termini di valori.

 

MANGIMI COMPOSTI SECONDO LA COMPOSIZIONE (periodo gennaio- settembre )

 

TIPI DI MANGIMI

Valore (milioni di euro)

Var. % 2010/2009

Quantità (migliaia di tonnellate )

Var. % 2010/2009

 

IMPORTAZIONE

A base di cereali

302,852

4,5

242.344

2,1

A base di latte

93,453

20,6

79.857

0,1

Altri

97,61

16,7

104.218

15,7

TOTALE MANGIMI COMPOSTI

493,915

9,5

426.418

4,7

 

ESPORTAZIONE

A base di cereali

142,14

2,6

155.671

0,5

A base di latte

1,423

78,4

1.754

102,9

Altri

29,316

59

73.088

45,5

TOTALE MANGIMI COMPOSTI

172,878

9,5

230.513

11,9

Fonte: Elaborazioni Assalzoo su dati Istat

 

 

Pubblicato: Gennaio-Febbraio 2011

 

Foto: Pixabay

L’interscambio agroalimentare
dell’Italia nel 2010

L’import è stato ben controbilanciato
dalle vendite all’estero. Buoni gli incrementi.
Il disavanzo è stato di soli 22 milioni di euro.

di Bruno Massoli

La produzione e il commercio dei prodotti agroalimentari sono stati caratterizzati negli ultimi anni da alcuni fenomeni di carattere economico e sociale che ne hanno profondamente modificato l’immagine e gli equilibri, quali, ad esempio, l’ingresso nelle economie di mercato di realtà agricole quali Russia, Cina, India e Brasile, unitamente al marcato aumento dei prezzi delle materie prime di origine agricola, finendo con in creare momenti di forti tensione nel settore.
Dalla lettura degli ultimi dati resi disponibili per singola merce e Paese dall’Istat con riferimento all’interscambio agroalimentare, nei primi nove mesi del 2010 si sono ulteriormente confermate le considerazioni avanzate da alcuni esperti circa le difficoltà in cui si trovano i nostri prodotti agricoli, evidenti soprattutto sul fronte delle importazioni.
A tutto settembre 2010 il valore complessivo dei nostri acquisti dall’estero di prodotti agricoli ed alimentari si è attestato a 25,5 miliardi di euro controbilanciato positivamente da 19,8 miliardi di euro provenienti dalle nostre vendite all’estero, con incrementi rispetto al corrispondente periodo del 2009 pari rispettivamente al +6,4% e +8,3%), evidenziando, in pratica, una situazione di equilibrio con una decisa crescita delle esportazioni e più contenuta per le importazioni, con un disavanzo della bilancia agroalimentare di soli 22 milioni di euro, quale saldo di dinamiche molto differenziate a livello di singolo comparto.

VALORE DELL’INTERSCAMBIO AGROALIMENTARE ( milioni di euro ; periodo gennaio-settembre )

COMPARTI
Import
export
Variazioni 2010/2009
import
export
import
export
Valori assoluti
Percentuali
AGROALIMENTARE
25.468,18
19.780,75
1.532,90
1.511,28
6,4
8,3
Animali vivi
1.100,12
34,981
79,051
-2,492
7,7
-6,7
Carni e frattaglie commestibili
3.217,66
1.155,00
131,26
135,263
4,3
13,3
Prodotti ittici
2.224,45
267,471
200,35
4,937
9,9
1,9
Latte e derivati ; uova  miele naturale; altri prodotti di origine animale
2.611,12
1.494,31
438,685
283,354
20,2
23,4
Cereali
1.375,78
453,204
-35,276
-30,485
-2,5
-6,3
Residui delle industrie alimentari; alimenti preparati per gli animali
1.155,70
353,254
-30,232
31,025
-2,5
9,6
Altri prodotti agricoli ed agroalimentari
13.783,36
16.022,53
749,062
1.089,68
5,7
7,3
Fonte: Elaborazioni Assalzoo su dati Istat


Infatti, le carni ed i prodotti lattiero caseari, che da soli incidono per il 22-23% sul valore complessivo delle importazioni, registrano incrementi rispettivamente del 4,3% e 20,2% a fronte di quelli relativi l’export (+13,3% e +23,4%), mentre lo scarto del valore tra import ed export è di 8 punti percentuali per i prodotti ittici. La differenza tra acquisti e venite di prodotti agroalimentari assume addirittura andamenti divergenti per gli animali vivi (import +7,7% ed export -6,7%) e per i mangimi e residui dell’industria alimentare (-2,5% per l’import e +9,6% per l’export). Da evidenziare, infine, la dinamica per il comparto dei cereali, per il quale il valore delle esportazioni risulta diminuito in misura maggiore di quello delle esportazioni (-6,3% contro il -2,5%).

Il comparto delle carni
Nell’ambito del comparto delle carni e frattaglie commestibili, nel periodo gennaio-settembre 2010 le quantità di quelle fresche, refrigerate o congelate complessivamente importate ammontano a 1,5 milioni di tonnellate contro gli 1,4 milioni del corrispondente periodo 2009 (+7,1%) solo in parte controbilanciate dalle nostre vendite all’estero pari a 369 mila tonnellate (+22,0%). Le maggiori importazioni hanno riguardato le carni suine con 713 mila tonnellate acquistate (+79 mila tonnellate, pari al +12,5% rispetto all’anno precedente), seguite dalle carni bovine (+1.9%) e di pollame (+17,9%), per le quali, tuttavia, si registrano incrementi relativi nelle relative esportazioni pari rispettivamente al +22,2% e 36,9% rispetto al pari periodo del 2009. Sempre in termini relativi, è da segnalare il balzo registrato dall’export di carni ovi-caprine (+50,5) a fronte di un calo nell’import (-2,6%) e quello inverso delle carni e frattaglie di “altri animali” (conigli, lepri, ecc.) con un marcato aumento nell’import (+26,0%) ed un altrettanto decremento nell’export (-28,8%).

CARNI FRESCHE, REFRIGERATE E CONGELATE (quantità in tonnellate; periodo gennaio-settembre)

TIPI DI CARNI
Import
export
Variazioni 2010/2009
import
export
import
export
Valori assoluti
Percentuali
Carni bovine
339.072
96.409
6.313
17.534
1,9
22,2
Carni suine
712.970
59.072
79.028
2.062
12,5
3,6
Carni ovi-caprine
19.234
1.212
-516
407
-2,6
50,5
Carni equine
20.666
1.589
229
-165
1,1
-9,4
Carni e frattaglie di pollame
31.869
111.688
4.831
30.076
17,9
36,9
Carni e frattaglie  di conigli, lepri, piccioni e altri animali
7.340
2.265
1.514
-917
26,0
-28,8
TOTALE CARNI
1.470.224
368.643
97.711
66.531
7,1
22,0
Fonte: Elaborazioni Assalzoo su dati Istat


Il comparto degli animali vivi
Con riferimento agli animali vivi, nei primi nove mesi del 2010 l’interscambio internazionale evidenzia flessioni sia nell’import che nell’export per bovini, suini ed ovicaprini, mentre registra un incremento nel numero di capi di provenienza estera per equini (+13,0%), solo in minima parte controbilanciato da un corrispondente incremento nelle vendite all’estero pari rispettivamente a +26,9%. Per gli avicoli, al contrario, a fronte di acquisti per 8,5 milioni di capi, ne sono stati esportati complessivamente 20,1 milioni, con un saldo positivo di 2,6 milioni di capi nel rapporto tra le esportazioni nette dei due anni considerati. In particolare, i diminuiti acquisti dall’estero di bovini e suini indicano una crescente tendenza ad importare prodotti carnei piuttosto che animali sia da macello che da allevamento.

ANIMALI VIVI (numero di capi; periodo gennaio- settembre )

TIPI DI ANIMALI
Import
export
Variazioni 2010/2009
import
export
import
export
Valori assoluti
Percentuali
EQUINI
38.653
849
4.432
180
13,0
26,9
BOVINI
989.922
25.952
-14.451
-2.725
-1,4
-9,5
SUINI
733.344
15.929
-28.701
-57.341
-3,8
-78,3
OVI-CAPRINI
1.138..672
778
-6.326
-1.609
-0,6
-67,4
AVICOLI
8.495..313
20.067.657
2.402.903
5.039.170
39,4
33,5
Fonte: Elaborazioni Assalzoo su dati Istat


Il comparto dei mangimi composti
Con riferimento ai mangimi composti secondo la loro composizione di base, nei primi nove mesi del 2010 le quantità totali acquistate dall’estero, pari a 426 mila tonnellate per un valore di poco meno di 494 milioni di euro, mostrano incrementi rispettivamente del 4,7% e 9,5% rispetto al corrispondente periodo del 2009, mentre le nostre esportazioni si ascrivono incrementi dell’11,9% per le quantità e del 9,5% in valore. Ne consegue un passivo nel saldo di 321 milioni di euro (circa 28 milioni di euro in più rispetto al 2009). Occorre, tuttavia, far presente che i nostri movimenti con l’estero hanno interessato marcatamente gli “altri mangimi”, in termini di importazioni (+19,2 mila tonnellate con un maggiore esborso di circa 14 milioni di euro, pari rispettivamente al +15,7% e +16,7%) ma in misura ancor più sensibile con riferimento all’export (+45,5% e 59,0%). Seguono i mangimi a base di cereali con import pari +2,1% e +4,5% rispettivamente per le quantità e relativi esborsi, cui fanno riscontro, tuttavia, incrementi molto modesti del +0,5% e +2,6% per le nostre esportazioni. E’ appena il caso di evidenziare il boom conseguito dalle nostre esportazioni di mangimi a base di latte, con +102,9 per le quantità e +78,4% in termini di valori.

MANGIMI COMPOSTI  SECONDO LA COMPOSIZIONE (periodo gennaio- settembre )

TIPI DI MANGIMI
Valore (milioni di euro)
Var. %  2010/2009
Quantità (migliaia di tonnellate )
Var. %  2010/2009
 
IMPORTAZIONE
A base di cereali
302,852
4,5
242.344
2,1
A base di latte
93,453
20,6
79.857
0,1
Altri
97,61
16,7
104.218
15,7
TOTALE MANGIMI COMPOSTI
493,915
9,5
426.418
4,7
 
ESPORTAZIONE
A base di cereali
142,14
2,6
155.671
0,5
A base di latte
1,423
78,4
1.754
102,9
Altri
29,316
59
73.088
45,5
TOTALE MANGIMI COMPOSTI
172,878
9,5
230.513
11,9
Fonte: Elaborazioni Assalzoo su dati Istat


Bruno Massoli