Grazie a uno stanziamento di sette milioni di dollari sarà avviato un nuovo programma per la valutazione dell’impatto delle malattie animali sull’economia e la salute pubblica mondiali. Destinatario delle risorse è il Global burden of Animal diseases (Gbads), formato dall’Oie, l’Organizzazione internazionale della Sanità animale, dall’Università di Liverpool e da una rete di istituzioni tra cui la Fao e diverse università di tutto il mondo. Il programma ha come scopo il miglioramento della sanità animale a livello locale, nazionale e internazionale.
Gbads fornirà informazioni per piani di investimento per i servizi veterinari e permetterà l’allocazione di risorse per la gestione di problemi di natura ambientale, sociale ed economica. Grazie ai dati forniti si potranno definire strategie nel settore pubblico e privato con cui migliorare la salute e il benessere animale. Una analisi in termini economici aiuterà a identificare quali soggetti sono i più penalizzati dalle conseguenze delle malattie animali, dimostrando come la sanità animale sia intimamente legata alla produttività agricola, al reddito dei piccoli proprietari terrieri, al ruolo delle donne e alla disponibilità di una dieta accessibile, nutriente e sicura.
“Ora è più evidente a tutti che la sanità animale e la salute pubblica sono interconnesse e giocano un ruolo centrale nella costruzione di un pianeta sostenibile e in salute. Soprattutto, se riusciamo a incorporare le componenti socioeconomiche e ambientali”, dice Monique Eloit, direttore generale dell’Oie.
Una valutazione generale dell’effetto delle malattie animali
Le malattie animali, endemiche o emergenti, sono una delle più gravi minacce per la zootecnia e l’acquacoltura, dunque per il settore agroalimentare, con effetti dannosi sui lavoratori di tutta la filiera. Basti pensare alle conseguenze della diffusione della Peste suina africana negli ultimi anni in Asia, ma anche in Africa ed Europa. Gli Stati e le organizzazioni internazionali sono impegnate a ogni livello per contenere la diffusione delle malattie animali o per evitarne l’insorgenza. Ogni anno sono stanziati centinaia di milioni di dollari per incrementare i livelli di benessere e la salute degli allevamenti.
Tuttavia – sottolinea l’Oie – manca uno strumento per determinare l’impatto di queste patologie in modo sistemico, ovvero sulla salute pubblica, sull’economia, sui redditi, tra le diverse aree del pianeta. Queste sono tutte informazioni di cui i decisori pubblici potrebbero servirsi per valutare accuratamente l’efficacia dei loro investimenti, se questi sono davvero indirizzati alle questioni relative alla sanità animale che hanno il maggiore impatto sulla salute pubblica. In altre parole, se stanno spendendo in maniera adeguata le loro risorse. Gbads fornirà diversi strumenti in un periodo di implementazione iniziale di cinque anni (dal 2020 al 2025) con cui identificare le carenze del sistema della sanità animale e offrire soluzioni utili per i diversi portatori di interesse. Tra i vari prodotti che Gbads fornirà ci sono case studies, guide sulle migliori pratiche e un motore computazionale di conoscenza che acquisirà e processerà dati esistenti per fornire la stima dell’impatto delle malattie animali in base alla perdita di produzione e alle spese da sostenere.
I sette milioni di dollari sono stati stanziati dalla Fondazione Bill & Melinda Gates e dal ministero degli Esteri del Regno Unito.
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