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Antibiotico-resistenza, i progressi del piano One Health nel report della Commissione Ue

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One Health procede. Il Piano d’azione contro l’antimicrobico-resistenza è in piena fase di attuazione, come riferisce la Commissione europea. L’organismo ha pubblicato il quarto report sull’avanzamento della strategia adottata a giugno 2017. Dall’ultimo report pubblicato a metà 2019 sono stati compiuti importanti progressi per il raggiungimento delle finalità poste dal piano d’azione europeo.  

Per One Health si intende quell’approccio globale tra il perseguimento della salute umana, degli animale e ambientale per il contrasto efficace dell’antimicrobico-resistenza. Come riferisce la Commissione  tra gli obiettivi c’è quello di fare dell’Unione europea una sorta di laboratorio di best practices per tutto il mondo riguardo la lotta alla resistenza ai farmaci antimicrobici. Il ruolo della comunità scientifica è essenziale, ad esempio nell’illustrare in maniera sempre più completa il legame tra l’assunzione degli agenti antimicrobici e il sorgere della resistenza negli agenti stessi sia nell’uomo che negli animali. Su questo fronte per il 2020 è prevista la pubblicazione del terzo report congiunto del Centro per il Controllo e la prevenzione delle malattie, dell’Autorità europea per la Sicurezza alimentare e dell’Autorità europea dei medicinali.

Passi avanti anche su regolazione internazionale

La Commissione dà conto degli avanzamenti conseguiti sul miglioramento della coordinazione tra Paesi membri nella risposta all’antibiotico-resistenza e sullo sviluppo di programmi di formazione per le autorità competenti negli Stati membri e i professionisti sanitari (iniziativa Better Training for Safer Food). Si sono tenuti gli incontri del Network One Health e del comitato per la Sicurezza sanitaria e ci sono state le visite degli specialisti nei Paesi membri per supportare l’attuazione dei piani d’azione nazionali nell’alveo del piano One Health.  

Inoltre, secondo le disposizioni volte a rinforzare la prevenzione delle infezioni, si è continuato a promuovere la vaccinazione per contenere l’uso di antimicrobici. Si è poi continuato a supportare la ricerca, ad esempio con il lavoro sul vaccino contro il Mycoplasma a uso animale.

Tra gli altri progressi segnalati c’è il coinvolgimento della Fao per i Paesi non-Ue sul fronte della regolazione internazionale da parte di Oms, Oie e Fao e la pubblicazione di due report: uno sulle misure per affrontare l’antimicrobico-resistenza attraverso l’uso prudente degli antimicrobici negli animali e uno su una serie di audit condotti tra 2017 e 2018 al fine di valutare il monitoraggio dell’antimicrobico-resistenza nei batteri zoonotici e commensali in alcune popolazioni animali da allevamento e nel cibo.  

Il prossimo report sul piano One Health è atteso per la fine dell’anno.

 

Foto: ©_branex_-_Fotolia.com

 

redazione