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La lotta all’antibiotico-resistenza tra medicina veterinaria e umana

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Una delle dieci minacce per la salute pubblica secondo l’Oms è l’antibiotico-resistenza e chiama in causa direttamente anche la zootecnia. Il fenomeno non rappresenta infatti un pericolo solo per l’uomo ma anche per gli animali ed è per questo che le azioni di contrasto sono ispirate da un approccio ‘olistico’, la cosiddetta strategia One Health. La strategia, per l’Italia, si è concretizzata nel Piano nazionale di Contrasto dell’Antibiotico-Resistenza 2017-20, un documento che definisce le azioni di monitoraggio, sorveglianza e contrasto sia nel settore umano sia in quello veterinario, in sintonia con i piani delle agenzie internazionali. 

Oltre all’Oms, sul punto sono impegnate anche la Fao e l’Oie, l’Organizzazione per la Salute animale. I tre organismi hanno istituito la Settimana mondiale sugli Antibiotici per accendere con maggiore efficacia durante l’anno i riflettori su questo problema. Quest’anno cade tra il 18 e il 24 novembre (il 18 è anche il giorno in cui l’Unione europea celebra la sua giornata di consapevolezza sul tema). Per l’occasione l’Istituto superiore di Sanità ha diffuso i dati relativi alla resistenza ai principali antibiotici di otto microrganismi patogeni. I dati generali, seppur in calo rispetto agli ultimi anni, pongono l’Italia sopra la media europea. La Penisola, inoltre, detiene il primato della mortalità per infezioni correlate alla resistenza: poco meno di un decesso su tre in ambito europeo riguarda l’Italia.

Per il benessere animale

Uno dei pilastri dell’approccio integrato è la promozione di un migliore uso degli antibiotici nel settore della medicina umana e in quello della medicina veterinaria. L’uso improprio degli antibiotici è infatti uno dei fattori che ha alimentato l’estensione del fenomeno della resistenza, un fenomeno naturale che però è diventato sempre più comune e rischioso per la salute. Se i batteri riescono a sopravvivere alla presenza degli antimicrobici mettono a rischio gli allevamenti e quindi la produzione zootecnica. Inoltre i batteri che hanno sviluppato resistenza possono trasferirsi dagli animali all’uomo. 

In ambito veterinario il piano nazionale 2017-20 si è posto come obiettivo generale il rafforzamento della sorveglianza dell’antibiotico resistenza, della prevenzione e del controllo delle infezioni in ambito veterinario; la promozione dell’uso appropriato e consapevole dei farmaci antimicrobici; il rafforzamento della sorveglianza sulle vendite e l’uso di medicinali veterinari e soprattutto di antimicrobici. 

Uno strumento che va nella direzione tracciata dal piano, quella della lotta all’antibiotico-resistenza, è stato adottato recentemente: la ricetta elettronica veterinaria. Lo strumento, obbligatorio dallo scorso 16 aprile, permette infatti di migliorare la tracciabilità del farmaco veterinario e di favorirne un uso appropriato.

 

Foto: Pixabay

red.