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Meno antibiotici agli animali, l’impegno dei veterinari europei contro la resistenza

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Sulla scia dei buoni risultati raggiunti continua l’azione di contrasto all’antimicrobico-resistenza da parte dei veterinari europei. I 300 mila camici bianchi della Federazione dei Veterinari d’Europa ribadiscono il loro impegno per il raggiungimento degli obiettivi della strategia One Health contro una grave minaccia al benessere animale e alla salute umana. Il messaggio è stato rilanciato in occasione della Giornata europea sugli Antibiotici lo scorso 18 novembre. 

Alcuni traguardi sono stati tagliati e i frutti del lavoro degli specialisti sono già stati riconosciuti. L’ultimo rapporto dell’Esvac, European Surveillance of Veterinary Antimicrobial Consumption, ha indicato, per 31 Paesi europei, un calo di oltre il 32% delle vendite dei farmaci antimicrobici veterinari tra il 2011 e il 2017 e un continuo calo nell’uso di antimicrobici considerati critici.   

Anche la Commissione europea, con il report Measures to tackle Antimicrobial Resistance through the Prudent Use of Antimicrobials in Animals, ha salutato il contributo importante del settore al miglioramento della salute animale, con meno malattie incidenti e un minor bisogno di ricorrere ai farmaci. 

Assistenza ai Paesi più indietro nella lotta ad antibiotico-resistenza 

La strada però è ancora in salita, come emerge dal report recente della Corte dei Conti europea. L’organismo ha detto che “mentre l’azione dell’Unione europea ha portato ad alcuni progressi, soprattutto sul fronte veterinario, ci sono ancora poche prove sulla riduzione del carico della resistenza agli antimicrobici sulla salute umana”. 

L’approccio One Health deve essere messo in pratica in maniera completa, unendo le forze del settore della medicina e della veterinaria per sconfiggere la resistenza ai farmaci. In questo contesto è fondamentale usare i medicinali con prudenza. Il loro utilizzo non corretto può infatti scatenare la reazione degli agenti patogeni che sviluppano meccanismi per difendersi e diventare resistenti al trattamento.  

È necessario invece garantire l’efficacia di questi farmaci e minimizzare la resistenza. Per raggiungere questi obiettivi i veterinari si impegnano a capire ancora meglio come usare gli antibiotici nelle singole specie animali. In particolare gli specialisti daranno il massimo supporto ai Paesi nei quali l’utilizzo degli antimicrobici è ancora elevato per sostenere gli sforzi nella lotta alla resistenza. La Federazione dei Veterinari d’Europa continuerà infine a lavorare con Epruma, la Piattaforma europea per l’uso responsabile dei medicinali negli animali, per assicurare che gli antibiotici siano usati “il meno possibile, per quanto è necessario”.

 

Foto: Pixabay

redazione