L’ex ministro delle Politiche agricole alimentari forestali Maurizio Martina ricoprirà il ruolo di Special advisor e vice-direttore generale aggiunto della Fao. L’ha comunicato lui stesso con un post sul suo profilo Facebook annunciando che rinuncerà alle responsabilità politiche e istituzionali che ricopre. Martina è deputato e componente della Commissione agricoltura della Camera.
Nel messaggio Martina indica i dossier ai quali lavorerà, a cominciare dai temi dell’agenda G20, di cui l’Italia ha assunto lo scorso 1° dicembre la presidenza. Nell’anno della pandemia il vertice tra le maggiori potenze economiche mondiali si è inevitabilmente occupato a più riprese di sicurezza alimentare e nutrizione. Al vertice straordinario dei leader del G20 dello 26 marzo scorso il direttore generale della Fao Qu Dongyu lanciò un appello affinché fosse garantita la catena di valore agroalimentare, la produzione e la distribuzione di cibo, in particolar modo nei Paesi più vulnerabili. Un invito ribadito – nonostante il livello di approvvigionamento dei mercati giudicato positivo – in occasione del vertice dedicato dei ministri dell’Agricoltura del G20 il 12 settembre. Qu Dongyu sottolineò la necessità di investimenti per un’agricoltura sostenibile, per la crescita e il supporto al reddito degli agricoltori.
L’ultimo intervento, in occasione dei vertici del G20, risale al 22 novembre scorso. Il direttore generale della Fao avvertì del rischio sempre presente che la crisi sanitaria possa trasformarsi in crisi alimentare. E indicò i progetti promossi dall’agenzia delle Nazioni Unite con cui perseguire gli obiettivi della sicurezza alimentare e dell’accesso a un’alimentazione sana in tutto il mondo. Sono il progetto della Food Coalition, presentato proprio dall’Italia per rispondere alle sfide lanciate dalla pandemia, e il Food Summit 2021 promosso dall’Onu.
Maurizio Martina si occuperà proprio di questi dossier nei quali confluiscono diversi temi: promozione della sostenibilità, tutela della biodiversità, lotta alla fame e agli sprechi alimentari, miglioramento delle condizioni dei lavoratori del settore primario, equità. Di tali questioni Martina si è occupato di recente anche con la pubblicazione del libro “Cibo sovrano”, dedicato alle conseguenze della visione globalista e di quella sovranista del mercato applicate al settore primario.