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Benessere animale: in aumento i controlli negli allevamenti, in diminuzione le sanzioni

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Più controlli negli allevamenti, maggiore accuratezza dell’attività ispettiva sul trasporto di animali ma meno verifiche negli impianti di macellazione. Sono le tendenze emerse dalla Relazione annuale 2018 al Piano Nazionale Integrato 2015-2019 sui controlli ufficiali svolti nella filiera alimentare e relative al benessere animale.

Allevamenti

La quota dei controlli effettuati sul territorio nazionale – si legge nel documento del ministero della Salute – è migliorata per quasi tutte le specie. In molti casi si è superata la quota minima dei controlli previsti dal Piano nazionale benessere animale. Nei tacchini si è superato il 15% così come sono risultate migliorate le attività ispettive per polli da carne, galline da uova e suini. In quest’ultimo caso i controlli sono stati di più di quelli previsti e si sono anche individuate maggiori non conformità su edifici e locali per la stabulazione, sui materiali di arricchimento ambientale e sulle procedure di allevamento. Un segnale che indica una crescente attenzione riservata dai servizi veterinari al tema del benessere negli allevamenti suini. Sotto la soglia prevista, invece, il numero dei controlli effettuati nel settore ovi-caprino. In generale sono state effettuate 15986 ispezioni in tutti i settori di allevamento con 2144 non conformità rilevate

Trasporto

Le attività di controllo sugli animali vivi sono state svolte prevalentemente dalle Aziende unità sanitarie locali. Riguardo agli ultimi cinque anni il numero di non conformità rilevate è risultato in crescita dopo un trend in calo che aveva toccato il punto più basso nel 2017 con il 2,2%. Nel 2018 è stato invece del 2,8%. Dietro questo dato però, sottolinea il ministero della Salute, si può leggere una maggiore efficienza dell’attività di vigilanza e controllo nonostante il minor numero di ispezioni e una migliore formazione del personale impiegato a fronte della riduzione delle risorse umane disponibili.  

La maggior parte delle ispezioni sono state effettuate nel luogo di partenza, prima del trasporto degli animali per lunghi viaggi, e in quello di destinazione per il macello, dopo viaggi lunghi o brevi. Quelle al luogo di partenza e destinazione al macello, quelle durante il trasporto e quelle di tipo documentale dopo il viaggio hanno riguardato quasi 5,5 milioni di animali, quasi tutti bovini, suini, ovi-caprini, equidi, pollame, conigli e cani. Sono state 311 le non conformità rilevate, tutte per le specie maggiori, riguardanti, in particolare, l’idoneità degli animali al trasporto, le pratiche di trasporto, l’abbeveraggio, l’alimentazione, il viaggio e il riposo. Le situazioni non conformi hanno riguardato soprattutto bovini e suini. A fronte di 311 non conformità sono state comminate 229 sanzioni, in calo rispetto alle 256 del 2017.

Macello

Nel 2018 è stato registrato un calo dei controlli effettuati rispetto agli anni passati e pertanto sono  diminuite le rilevazioni delle non conformità agli impianti. In generale, rispetto al 2017, queste riguardano la parte strutturale degli impianti, l’organizzazione delle attività, le strutture e attrezzature presenti e la manutenzione degli strumenti utilizzati. Dai 2813 controlli con check list del 2016 si è passato a 2159 nel 2018 mentre gli impianti controllati ai sensi del regolamento sulla protezione degli animali durante l’abbattimento sono stati 1692. Le verifiche hanno fornito 148 non conformità seguite da 183 prescrizioni e 9 sanzioni. L’auspicio del ministero è che i controlli con le check list per sancire il rispetto dei requisiti minimi di benessere animale siano aumentati, con “verifiche più capillari ed efficaci”. Questo anche alla luce della maggiore sensibilità e attenzione dei cittadini nei confronti delle tematiche relative al  benessere degli animali.

 

Foto: Pixabay

redazione