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Paraffine negli alimenti, Efsa sollecita l’invio di commenti al suo parere scientifico

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Fino al 17 settembre sarà possibile inviare dei commenti all’Efsa sul suo parere scientifico relativo ai rischi per la salute di uomo e animali per la presenza di paraffine in alimenti e mangimi. L’Autorità europea per la Sicurezza alimentare si è rivolta alle parti interessate invitandole a intervenire sulla questione. Dopo la sollecitazione della Commissione europea, l’ente ha redatto una prima opinione sui rischi associati alla contaminazione da paraffine clorurate, sostanze presenti in molti prodotti dalla plastica ai lubrificanti.  

Il panel di esperti non ha indicato rilievi per la salute umana (la stima dell’esposizione dietetica con il consumo di pesce è limitata, non ci sono dati tossicocinetici e negli studi disponibili sono state testate solo alcune paraffine clorurate). Infine non è stato possibile fornire una valutazione del rischio per nessuna delle specie animali d’allevamento.  

Pertanto è utile che siano forniti i dati sulle occorrenze delle paraffine nei mangimi, sul loro trasferimento da questi ai cibi di origine animale e sugli effetti avversi su ruminanti, suini, avicoli e pesci. I dati disponibili in letteratura sono infatti molto limitati. Affinché si possa procedere a una valutazione completa servirebbero anche i dati su cavalli e animali da compagnia.  

C’è poi bisogno di dati sulle occorrenze negli alimenti di tutte le forme di paraffine per consentire una “robusta” valutazione dell’esposizione umana, anche per i bambini che vengono allattati. Inoltre servono più informazioni tossicocinetiche relative all’uomo e alle cavie. 

Le paraffine clorurate sono prodotte da circa un secolo per diversi scopi e sono utilizzate, tra l’altro, come additivi per lubrificanti, ritardanti di fiamma nell’industria della gomma, nelle materie plastiche e nei sigillanti. L’uso di questi prodotti o il loro smaltimento improprio ne determina il rilascio nell’ambiente. Le sostanze possono quindi contaminare anche mangimi e alimenti. Secondo gli esperti è il cibo la principale fonte di esposizione dell’uomo alle paraffine. In particolare le quelle a catena corta, e in misura minore a catena media, si accumulano nel pesce e nei molluschi. La presenza di paraffine nella polvere in casa può essere una fonte addizionale di esposizione. 

 

Foto: © branex_Fotolia

 

 

redazione